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Inter: la gara di ieri ha dato ancora una volta ragione ad una scelta di Inzaghi

I nerazzurri hanno vinto 3-1 contro gli uomini di Pecchia riprendendo la corsa alla vetta della classifica arrestatasi a Firenze.
Paolo Condò su La Repubblica ha commentato i due anticipi di ieri ponendo l’accento su una decisione vincente di Inzaghi.
Prima però si parla di Atalanta-Milan: “Come sosteniamo da tempo, è del tutto ozioso discutere l’iscrizione dell’Atalanta alla corsa scudetto: è ovvio che ci sia, con Napoli e Inter certamente, forse con altre concorrenti”.
Sui rossoneri
“Di certo non col Milan, chiamato a riprogrammarsi in fretta per non disperdere quel che di buono ultimamente si vede, e rifocillarsi in Europa — la promozione diretta agli ottavi è alla sua portata — in attesa di capire come ripartire all’assalto del quarto (o del quinto?) posto Champions“.
La vittoria di San Siro
“Nel frattempo l’Inter aveva battuto il Parma in modo brillante, subissando gli emiliani con un gioco in capo al quale sono venute anche le giocate, vedi il tacco autoliberatorio di Dimarco in occasione dell’1-0”.

Fattore Mkhitaryan
“Sono gare come questa a spiegare perché Inzaghi, malgrado il valore di incursori come Frattesi e adesso anche Zielinski, continui a privilegiare il centrocampo degli ultimi tre anni, quello nato dall’idea di retrocedere Çalhanoglu a play basso. Il ritmo di Barella e la qualità che Mkhitaryan porta in ogni zona del campo — ammirevoli ieri sia l’innesco per Dimarco che un paio di coperture difensive — trasformano il reparto”.
La scarsa vena realizzativa del capitano
“E gli errori commessi anche ieri da Lautaro sono comunque diversi da quelli di qualche tempo fa, dovuti alla frenesia di far gol della punta in ritardo e non all’assenza del giocatore svuotato, di testa e di energie. Il che significa che sta tornando”.
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