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Inter, la finale non è come sembra? La frase che Berti non voleva dire ma ha detto
Nicola Berti rompe il silenzio sulle ultime due sfide dell’Inter: nelle sue parole si nasconde un messaggio che potrebbe cambiare la percezione di tutto.
La stagione dell’Inter si avvicina al traguardo, ma l’attenzione resta altissima. Nicola Berti, ex centrocampista nerazzurro e volto molto amato dai tifosi, ha parlato alla Gazzetta dello Sport dei prossimi appuntamenti che attendono la squadra di Inzaghi. L’Inter ha ancora due partite davanti: la trasferta contro il Como e poi la finale di Champions, non è detto che possa esserci questo dietro qualche passo falso. Proprio in vista di quest’ultimo appuntamento, Berti ha espresso parole cariche di entusiasmo e attesa, lasciando intendere che per lui il sogno può ancora concretizzarsi. “Può comunque succedere qualcosa di magico per la mia squadra”, ha detto con un sorriso che nasconde speranza e convinzione.
Scudetto, sogni europei e una possibile sorpresa
Nel corso dell’intervista, Berti ha poi fatto riferimento anche alla corsa scudetto, mai del tutto chiusa secondo lui. “La sensazione è che serva qualcosa di incredibile”, ha ammesso. Ha indicato con chiarezza la necessità di vincere a Como, ma ha anche sottolineato come il Cagliari, prossimo avversario della capolista, sia una squadra “tosta e testona come i veri sardi”, lasciando trapelare la possibilità che il campionato possa offrire ancora un colpo di scena. Intanto, la testa resta fissa su una finale europea che per Berti vale più di ogni titolo nazionale. Un concetto ripetuto con fermezza: “Per noi conta soprattutto quella coppa, molto più che il campionato”.
Le sue sensazioni sulla finale del 31 maggio
Parlando della finale contro il Paris Saint-Germain, ha detto di non voler fare proclami per scaramanzia, ma ha aggiunto con sicurezza: “Penso seriamente che questa Inter sia più forte del PSG: il Manchester City di due stagioni fa o anche solo il Bayern e il Barcellona, superati tra quarti e semifinali, sono più forti dei parigini”.
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