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Inter: Inzaghi cambia ancora con l’Udinese ma la formazione non sarà un inedito
I nerazzurri stanno utilizzando questi giorni per allenarsi e migliorare la condizione fisica di parecchi singoli: sabato però si torna in campo.
Nel calcio contemporaneo la gestione del parco giocatori nella sua interezza si rivela una sfida tanto complessa quanto determinante per il successo di una squadra. Questo compito acquisisce contorni ancora più nitidi in contesti come quello di un club impegnato su più fronti come l’Inter.
La necessità del turnover
L’approccio dell’Inter si basa sulla constatazione che il mantenimento di una forma ottimale lungo tutto l’arco della stagione richiede una gestione oculata delle risorse umane a disposizione. La recente vicenda legata all’infortunio di Nicolò Barella rappresenta un chiaro campanello d’allarme: dopo 2 gare particolarmente intense, una contro il Manchester City e l’altra contro il Milan, il centrocampista ha riportato una distrazione alla coscia destra. Un evento che pone in evidenza i rischi connessi a un eccessivo carico di lavoro e l’importanza di dosare l’impegno dei giocatori.
Verso Udine
Di fronte a questa necessità, Inzaghi si trova a dover ricorrere con maggiore frequenza alle rotazioni dell’organico. L’assenza di Barella spianerà la strada a giocatori come Davide Frattesi e Piotr Zielinski, quest’ultimo destinato a ricevere più minutaggio anche a fronte di una condizione fisica non eccellente di Mkhitaryan. Ma le considerazioni sul turnover non si fermano al centrocampo: secondo il Corriere dello Sport, anche reparti come la difesa e l’attacco necessitano di una gestione dinamica e flessibile delle risorse. Giocatori come Taremi e Bisseck, già impiegati in partite di alto livello come quella all’Etihad Stadium, sono pronti a offrire il loro contributo in occasione dei futuri impegni. Ad Udine potrebbe giocare una formazione molto simile a quella che ha fermato sullo 0-0 il Manchester City.
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