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Inter, il trio azzurro è da ricostruire

Dopo una stagione logorante, alcuni pilastri nerazzurri devono ritrovare brillantezza. Il viaggio negli Stati Uniti sarà fondamentale per loro.
L’estate nerazzurra si apre con un dato evidente: alcuni dei giocatori più importanti hanno bisogno di ricaricare le batterie. L’ultima stagione è stata la più densa degli ultimi anni, con l’Inter impegnata fino all’ultimo su più fronti e con un’estensione psicofisica non indifferente per diversi protagonisti. La situazione riguarda soprattutto chi ha vissuto anche questa prima parte di estate in nazionale, senza veri momenti di stacco. Il Mondiale per Club sarà una fase cruciale per capire lo stato di forma di alcuni elementi chiave, in particolare quelli italiani. A questo proposito, la Gazzetta dello Sport ha acceso i riflettori su tre nomi ricorrenti: Federico Dimarco, Alessandro Bastoni e Nicolò Barella. Tre colonne portanti dell’Inter e della Nazionale, che arrivano a questa nuova fase con un bagaglio di fatica più pesante del previsto.
Un finale traumatico tra club e nazionale
Per loro, le ultime settimane sono state una vera e propria corsa a ostacoli. In circa venti giorni, hanno visto sfumare prima lo scudetto, poi la tanto inseguita Champions League, con una sconfitta bruciante in Baviera. A completare un quadro già complesso si è aggiunta la delusione in maglia azzurra, con la caduta in Norvegia che ha lasciato scorie anche sul piano emotivo. Ma non è tutto: sia Inzaghi che Spalletti non sono più i loro allenatori. Questo doppio addio ha creato un vuoto in termini di riferimenti tecnici e relazionali, costringendoli a ricalibrare il proprio ruolo dentro due gruppi che stanno cambiando pelle. La fine di un ciclo all’Inter e le turbolenze in nazionale hanno quindi acuito le difficoltà. Su questo quadro si inserisce la necessità di un recupero su più livelli: fisico, motivazionale e relazionale.
Chivu riparte da loro tre: serve una scossa
Il compito di Chivu sarà anche quello di riattivare il trio, non solo da un punto di vista atletico. Bastoni, Barella e Dimarco non possono essere messi in discussione, ma hanno bisogno di ritrovare brillantezza, sicurezza e leadership. Per l’Inter che verrà, passare da loro non è solo una scelta logica: è una necessità tecnica e identitaria. L’investimento sul gruppo italiano resta centrale, anche se logorato. Riuscire a rigenerarli significa dare fondamenta solide al nuovo corso, e questo vale più di ogni test o risultato estivo.
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