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Inter: il rendimento delle seconde linee fa discutere
L’allenatore nerazzurro sta alternando molto i suoi uomini ma non sempre ottiene risposte all’altezza.
Nella ricca e competitiva rosa dell’Inter campione d’Italia in carica, sembra profilarsi una problematica legata al rendimento di alcuni giocatori considerati riserve o, per meglio dire, seconde linee.
Nonostante l’ampio ventaglio di opzioni a disposizione dell’allenatore, alcuni di questi elementi stanno mostrando un rendimento ben lontano dalle aspettative e dai livelli che avevano contribuito a consolidare lo scorso anno. Tale situazione porta inevitabilmente la Gazzetta dello Sport a interrogarsi sull’effettiva profondità di qualità di questo organico e sull’impatto che questa potrebbe avere sulla stagione in corso.
Delusioni in attacco
Tra i nomi che destano maggiore perplessità, spiccano quelli di Marko Arnautovic e Mehdi Taremi. L’austriaco, giunto a Milano per una cifra vicina agli 11 milioni di euro, dopo una scorsa stagione conclusa con un bottino deludente di reti, ha ulteriormente ridotto la propria incidenza, trovando il gol in un’unica occasione e vedendo diminuire sensibilmente il suo spazio in squadra. La situazione di Taremi appare ancor più complicata. L’attaccante iraniano, dopo essere approdato all’Inter con grandi aspettative, ha finora deluso le attese evidenziando una netta regressione sia nel numero di gol che nell’impatto sul gioco.
Troppi chiaroscuri tra le riserve
L’analisi si estende anche a giocatori come Davide Frattesi e Carlos Augusto. Frattesi, eroe di alcune vittorie decisive nella scorsa stagione, quest’anno ha visto aumentare il proprio minutaggio senza però tradurre questa maggiore presenza in campo in prestazioni degne di nota. La sua efficacia sembra essersi persa lungo il cammino, così come quella verve che lo aveva contraddistinto. Per quanto riguarda Carlos Augusto, la speranza di vedersi affidare più responsabilità si è scontrata con una realtà di rendimento inferiore rispetto alle aspettative, tanto in fase offensiva quanto difensiva.
Le eccezioni
Nonostante questi momenti di difficoltà, alcune seconde linee hanno saputo cogliere l’opportunità di mettersi in luce. Tra questi, spicca la figura di Bisseck, che ha migliorato il suo rendimento, diventando un punto di riferimento affidabile quando chiamato in causa. Anche Piotr Zielinski ha confermato il suo valore sia nel ruolo di sostituto di Mkhitaryan che di Calhanoglu, apportando un contributo significativo al gioco nerazzurro.
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