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Inter, il problema nascosto che può rovinare tutto
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Sono giorni di riflessione in casa Inter: la seconda sconfitta consecutiva fuori casa apre il dibattito su ciò che sta impedendo alla squadra di giocare al suo livello.
La sconfitta contro la Juventus ha riacceso dubbi sulla tenuta dell’Inter nei momenti chiave della stagione. Lele Adani nell’ultima puntata di Viva el Futbol ha sottolineato un aspetto cruciale: la squadra continua a essere la più forte, ma non può nascondersi dietro questa consapevolezza. Errori, distrazioni e un calo di energia stanno condizionando le prestazioni, soprattutto contro le dirette concorrenti. L’Inter ha perso più punti delle altre big negli scontri diretti, segno che qualcosa si è incrinato. La qualità della rosa non è in discussione, ma la capacità di mantenere sempre la giusta intensità sì; ne ha parlato anche un diretto interessato. Se viene meno l’attenzione nei dettagli, anche la squadra più attrezzata rischia di lasciarsi sfuggire obiettivi importanti.
Un sistema di gioco ormai prevedibile?
Uno dei temi più dibattuti riguarda l’evoluzione tattica della squadra. L’Inter ha costruito il proprio dominio attraverso un sistema di gioco ben definito, fatto di palleggio, rotazioni e movimenti studiati. Una strategia che ha funzionato, ma che oggi potrebbe essere diventata un limite. Le avversarie ormai conoscono perfettamente i meccanismi nerazzurri e riescono a trovare contromisure sempre più efficaci. Il problema principale riguarda la mancanza di giocatori capaci di saltare l’uomo: una lacuna che si fa sentire soprattutto nei match più bloccati e in Europa, dove imprevedibilità e accelerazioni individuali fanno spesso la differenza. Senza queste soluzioni alternative, il rischio è quello di restare troppo legati a un solo modo di giocare.
Un limite che può costare caro?
Adani ha evidenziato un dato preoccupante: contro la Juventus, l’Inter non ha effettuato nemmeno un tiro in porta nel secondo tempo. Un segnale chiaro di quanto la squadra fatichi a trovare nuove soluzioni quando la sua manovra viene imbrigliata. Se i giocatori più talentuosi non riescono a incidere, l’Inter non ha un piano B in grado di ribaltare l’inerzia della partita. Il mercato non ha portato calciatori con caratteristiche diverse, lasciando la rosa senza veri specialisti dell’uno contro uno. Un dettaglio che, alla lunga, potrebbe diventare decisivo nella corsa allo scudetto e in Champions League. Senza alternative, il rischio è quello di pagare a caro prezzo questa scelta. In futuro serve comprare giocatori con caratteristiche diverse rispetto a quelle dei calciatori attualmente in rosa.
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