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Inter, il problema è nella testa: di chi è quindi la colpa?
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Un’analisi che scuote le certezze: l’Inter ha perso più per un problema mentale che tattico. Come risolvere la cosa?
Al termine di Juventus-Inter, l’analisi di Paolo Di Canio a Sky Calcio Club ha messo in luce diversi aspetti del match che hanno portato alla sconfitta della squadra di Simone Inzaghi. Secondo l’ex calciatore, nel primo tempo c’è stata una Juventus piuttosto incerta, che ha avviato il match con un atteggiamento di studio nei confronti dell’Inter, mostrando titubanza riguardo alla scelta tra attaccare o rimanere più cauti. Nel frattempo, l’Inter ha dominato il possesso palla, ma senza la giusta aggressività per imporre il proprio gioco, con Dumfries che, a suo avviso, si è distinto come il giocatore più in forma. Nonostante questo, la squadra non è riuscita a spingere in modo concreto, mostrando mancanza si concretezza. Allargando il discorso a questo momento di flessione dell’Inter, si può dire che questa non è stata l’unica mancanza.
Il cambiamento nel secondo tempo
Nel corso della ripresa, però, la Juventus è riuscita a entrare con un atteggiamento completamente diverso, più deciso e aggressivo. Di Canio ha sottolineato che l’Inter non è riuscita a fronteggiare questo cambio di ritmo. La squadra di Inzaghi ha trovato difficoltà a contenere l’intensità dei bianconeri, che hanno alzato il livello del pressing con grande determinazione. La chiave, secondo l’analisi dell’ex attaccante, è stata la capacità della Juventus di riuscire a mettere sotto pressione l’Inter, un aspetto che ha segnato una netta differenza nel secondo tempo.
Il vero problema dell’Inter
Il cuore della critica di Di Canio si è concentrato sull’aspetto psicologico e mentale dell’Inter. Secondo l’ex calciatore, la squadra di Inzaghi manca di quella forza psicofisica necessaria per affrontare partite ravvicinate: “La non capacità di generare energie psico-fisiche ogni tre giorni viene dall’allenatore e dai giocatori, se questo non avviene c’è un concorso di colpe“. Di Canio ha messo in discussione il carattere e l’atteggiamento di alcuni giocatori, citando il caso di Taremi, che sembrerebbe non integrarsi perfettamente nel gioco di squadra. Inoltre, il rendimento deludente di Calhanoglu, per lui, è stato particolarmente evidente e ha influenzato negativamente la costruzione del gioco. L’Inter, pur mostrando una qualità tecnica superiore, sembra soffrire quando viene messa alla prova in termini di determinazione e spirito di combattimento, e questo è uno degli aspetti che Inzaghi dovrà urgentemente risolvere.
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