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Inter, il presidente del Galatasaray svela l’incontro con Calhanoglu: cosa si sono detti

Un incontro raccontato dai media turchi riaccende l’attenzione intorno al futuro di Hakan Calhanoglu, tra smentite e dichiarazioni ufficiali.
Hakan Calhanoglu continua a far parlare di sé anche lontano dal campo. In Turchia, le voci su un possibile ritorno in patria si stanno moltiplicando. Il nome del centrocampista dell’Inter è tornato a occupare le prime pagine dei media locali e non solo, alimentando l’interesse del Galatasaray. Nelle scorse settimane si era già parlato di una possibile apertura del giocatore alla Super Lig, sostenuta anche dal padre, che lo aveva pubblicamente invitato a vestire la maglia giallorossa. Un richiamo sentimentale, rafforzato dall’amore mai nascosto del numero 20 nerazzurro per il club di Istanbul. In Italia se ne parla, ma con toni completamente diversi.
Le voci che corrono incontrollate
Secondo quanto riportato da vari media turchi, il presidente del Galatasaray Dursun Ozbek avrebbe avuto un incontro diretto con Calhanoglu. Questo dettaglio ha subito acceso la fantasia degli osservatori, alimentando l’ipotesi di una trattativa in corso. L’incontro, però, è stato oggetto di versioni contrastanti: da un lato, indiscrezioni su un possibile interesse reale, dall’altro, interpretazioni più caute su un contatto casuale, estraneo a logiche di mercato. La versione ufficiale del club turco è arrivata solo nelle ultime ore, con parole destinate a raffreddare i toni.
Le parole di Ozbek cambiano lo scenario
A chiarire la situazione ci ha pensato direttamente il presidente Dursun Ozbek. Intervistato dai media turchi, ha spiegato che l’incontro con Calhanoglu non aveva alcuna finalità di mercato. “È stato solo un saluto”, ha detto, raccontando di essere stato coinvolto in una telefonata con il centrocampista da parte di amici comuni. Ozbek ha ribadito l’orgoglio per un giocatore che definisce “il nostro capitano e un orgoglio per il Paese”, ma ha negato con decisione che si stia trattando un trasferimento. “Ogni squadra lo vorrebbe – ha aggiunto – ma non c’è nulla dietro a questo scambio di saluti”.
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