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Inter, il paradosso dei numeri di Inzaghi

Quattro anni da protagonista assoluta: i numeri mettono l’Inter in cima, ma qualcosa continua a non tornare.
Dal 2021 a oggi nessuno ha tenuto il passo dell’Inter. In quattro stagioni, i nerazzurri hanno mostrato una continuità che le altre big di Serie A non sono riuscite a mantenere. Lo certificano i dati pubblicati dal Corriere dello Sport: 331 punti raccolti, un distacco netto rispetto alle rivali. Il Napoli, secondo in questa speciale classifica, si ferma a quota 304. Poi il Milan con 294 e infine la Juventus con 280. Una superiorità costruita con prestazioni regolari e una rosa sempre competitiva nonostante cessioni dolorose e un bilancio da tenere sotto controllo. Tuttavia i risultati non sono sempre stati all’altezza, il che ha fatto emergere un grande dubbio sulle capacità dell’allenatore.
Un gruppo cresciuto oltre le aspettative iniziali
Secondo l’analisi del quotidiano romano, non si può definire l’Inter la squadra più forte per tutte e quattro le stagioni. Il livello attuale sembra il più alto del ciclo, ma all’inizio del percorso con Simone Inzaghi l’obiettivo era semplicemente la qualificazione in Champions League. Dopo gli addii di Lukaku e Hakimi, in pochi avevano indicato i nerazzurri come favoriti. Al contrario, Milan, Napoli e Juventus avevano attirato maggiori aspettative.
Mercato limitato, ma gestione oculata: il vero nodo è qui
La differenza l’ha fatta il mercato. Mentre le rivali hanno investito cifre consistenti, l’Inter ha operato in modo più contenuto. Il Corriere dello Sport sottolinea che solo i nerazzurri hanno chiuso il quadriennio con un saldo positivo vicino ai 100 milioni. Napoli, Milan e Juventus hanno tutti bilanci in rosso. A livello di nomi, l’ultima estate ha visto Inzaghi accogliere solo parametri zero come Zielinski e Taremi, un secondo portiere come Martinez e il giovane Palacios, poi girato in prestito. Al contrario, il Napoli aveva preso giocatori come Buongiorno, Lukaku, Neres e McTominay. La sensazione, alimentata anche da riflessioni interne, è che a gennaio sarebbe potuto bastare un innesto in più per cambiare il finale del campionato. Le risorse, però, sono rimaste limitate. E questo è stato il filo conduttore di un ciclo in cui l’Inter ha fatto di più con meno, senza riuscire a concretizzare la propria superiorità. Nonostante tutte queste attenuanti, giuste, i dati ci dicono che è stato vinto un solo Scudetto in quattro anni nonostante i tanti punti in più conquistati rispetto alla concorrenza.
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