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Inter: il Mondiale per Club si avvicina ma restano tante le questioni irrisolte
I nerazzurri una volta terminati campionato e Champions League voleranno negli Stati Uniti per partecipare al nuovo formato della competizione.
Nel panorama del calcio internazionale, un evento sta suscitando particolare curiosità ma anche preoccupazione: il nuovo Mondiale per Club, in programma negli Stati Uniti dal 15 giugno al 13 luglio.
Questa competizione, che promette di raccogliere le migliori squadre da ogni angolo del pianeta, vede l’Italia orgogliosamente rappresentata da due delle sue eccellenze calcistiche, l’Inter e la Juventus.
Il formato del torneo
La rassegna prevede la partecipazione di 32 squadre provenienti da tutto il mondo, fra cui 12 club europei di primo piano come Chelsea, Real Madrid, Manchester City, Bayern Monaco, PSG, oltre ovviamente alle italiane. A questi si aggiungono squadre sudamericane, africane, asiatiche, un rappresentante dell’Oceania (Auckland City) e 4 club del Concacaf insieme a una formazione statunitense.
Il dibattito sul calendario
Tanti però sono i punti interrogativi sul nuovo torneo, come riporta la Gazzetta dello Sport: alcuni ne mettono addirittura in dubbio lo svolgimento. L’allargamento della competizione ha visto naturalmente aumentare non poco il numero delle partite. La Fifa ha risposto alle critiche relative al “sovraccarico” del calendario calcistico, causato dall’espansione del torneo da 7 a 32 squadre, sottolineando il confronto inclusivo che ha portato all’approvazione del calendario. L’organizzazione puntualizza come il calendario Fifa sia l’unico strumento capace di assicurare la coesistenza e la prosperità del calcio internazionale accanto ai campionati nazionali e continentali.
Sfide logistiche e televisive
La competizione si svolgerà in 12 stadi sparsi in 11 città americane, dalla costa Est a quella Ovest, presentando non poche sfide logistiche e televisive a causa delle differenze di fuso orario con l’Europa. La finale si terrà al MetLife Stadium di New York il 13 luglio. Nonostante l’ambiziosa distribuzione geografica, la questione della copertura televisiva rimane aperta. La vendita dei diritti televisivi è l’aspetto che permette di girare ai club i grossi ricavi che la Fifa aveva inizialmente garantito loro: senza potrebbe crollare tutto ma al momento nessuno vuole pensarci.
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