Notizie
Inter: i 3 punti non devono nascondere quanto non ha funzionato ieri
La prestazione dei nerazzurri nella casa dello Young Boys non ha convinto quasi nessuno anche se alla fine la vittoria è arrivata.
La Champions League rappresenta il palcoscenico dove si mettono in mostra tecnica, tattica e personalità. La partita disputata ieri dall’Inter contro lo Young Boys ha rivelato insidie e sorprese, testimoniando come il calcio sia uno sport imprevedibile, dove ogni partita può riservare scenari inaspettati.
Nonostante la vittoria, i nerazzurri hanno dovuto affrontare diversi momenti di difficoltà, soprattutto nel primo tempo, dove la squadra ha mostrato limiti e incertezze da non sottovalutare in futuro.
La svolta
La partita, rivelatasi molto più ostica del previsto, ha preso una direzione diversa nella ripresa, grazie agli interventi dalla panchina di Simone Inzaghi. L’ingresso di giocatori quali Dimarco, Bastoni, Thuram e Lautaro Martinez ha fornito alla squadra quella scintilla creativa e quella determinazione che mancavano. In particolare, è stato un goal di Thuram, arrivato quasi al termine della partita, a regalare all’Inter i 3 punti fondamentali per l’inseguimento della qualificazione diretta agli ottavi di finale.
Prestazione horror
L’incontro si è rivelato un banco di prova molto impegnativo per i nerazzurri: l’analisi della Gazzetta dello Sport è molto critica nel sottolineare che quello di ieri è stato il primo tempo peggiore della stagione. Sorprendentemente, l’avversario, seppur modesto sulla carta, ha messo in difficoltà l’Inter con una grinta e un’intensità maggiore. Lo Young Boys, nonostante la propria posizione non invidiabile nel campionato svizzero e un rendimento in Champions finora estremamente deludente, è riuscito a tenere testa ai nerazzurri, complicandone non poco il percorso verso la vittoria.
Un campanello d’allarme
Nonostante la vittoria, questa partita rappresenta un campanello d’allarme per l’Inter e, se si considerano anche gli altri risultati della due-giorni, per tutto il calcio italiano. La prestazione opaca del primo tempo e le difficoltà incontrate contro una squadra sulla carta inferiore pongono domande sulla preparazione e sull’approccio alle partite che sembrano, a volte, sottovalutare l’avversario. Questa tendenza a non mantenere alta l’intensità agonistica potrebbe rivelarsi un grosso limite non solo in Champions League.
Riproduzione riservata © - NI