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Inter, grandissima curiosità su Sucic: mezzala oggi, regista domani?

Petar Sucic ha attirato subito l’attenzione nel ritiro nerazzurro. La Gazzetta sottolinea i suoi primi segnali incoraggianti con il gruppo di Chivu.
I riflettori sono puntati su Petar Sucic. Il centrocampista croato ha cominciato la sua avventura con l’Inter sotto lo sguardo attento dello staff tecnico e della dirigenza. L’arrivo dell’ex Dinamo Zagabria ha acceso l’interesse dell’ambiente nerazzurro, in cerca di nuove energie dopo una stagione conclusa con l’amaro in bocca. Le sue prestazioni in nazionale hanno già dato segnali incoraggianti, ma ora il test più importante è inserirsi con efficacia nel gruppo guidato da Chivu. Il primo contatto diretto tra tecnico e giocatore risale ai giorni successivi all’insediamento, ma in ritiro i colloqui sono diventati quotidiani.
Le prime mosse del croato
La Gazzetta dello Sport ha raccontato i suoi primi riscontri sul campo: gamba, personalità e prontezza nell’intendere le richieste dello staff. Anche su terreni complicati, come quelli del Wallis Annenberg Stadium, Sucic ha dato segnali di adattamento immediato. Chivu si è fermato più volte a parlare con lui, illustrandogli nel dettaglio l’impostazione del lavoro settimanale. In queste prime fasi, il croato ha partecipato alle esercitazioni a un tocco, alle combinazioni rapide, ai test atletici. Il clima è quello di una sfida stimolante: da una parte il bisogno dell’Inter di trovare soluzioni nuove, dall’altra la volontà di un giovane di imporsi in un contesto molto esigente.
Chivu studia il suo futuro ruolo
Le qualità di Petar Sucic non si limitano alla corsa o all’inserimento: il centrocampista ha mostrato intelligenza nel capire velocemente le dinamiche di gioco e nell’adattarsi alle esigenze del gruppo. La sua versatilità piace molto allo staff tecnico: non solo mezzala, ma anche possibile interprete in altre zone del campo. Chivu sta valutando in particolare l’ipotesi di utilizzarlo in posizione più centrale, con compiti da regista in costruzione. La mossa avrebbe un significato preciso: creare un’alternativa a Hakan Calhanoglu, oggi titolare indiscusso davanti alla difesa. Non si tratta di un’operazione immediata, ma di un percorso da avviare con attenzione. Brozovic e Perisic hanno già fornito al giovane alcune indicazioni sul mondo Inter, ma ora tocca al campo determinare il suo impatto. I primi giorni hanno rafforzato le sensazioni positive: l’Inter ha scelto un centrocampista moderno, pronto a imparare e ad affrontare la sfida con il giusto approccio.
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