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Inter: fuorigioco di De Vrij sul gol di Arnautovic, ma è vero che non ha influito? Arriva la spiegazione ufficiale

Un gol incredibile, un fuorigioco dubbio e una decisione che ha sollevato polemiche: l’AIA prova a spegnere queste ultime definitivamente.
Dopo il gol segnato da Marko Arnautovic contro la Lazio, il dibattito riguardo la posizione di De Vrij in fuorigioco ha suscitato molta attenzione. Il difensore ostruiva la visione del portiere della Lazio, Mandas, ma si trovava lontano dal pallone e dalla traiettoria del tiro. L’arbitro Fabbri, con il supporto del Var Chiffi, ha deciso di convalidare la rete. Già stamattina vi avevamo riportato come due esperti avevano visioni completamente discordanti sulla decisione.
Interpretazione delle regole e parametri chiari
La regola numero 11, che disciplina il fuorigioco, stabilisce che un calciatore in posizione di fuorigioco deve essere punito solo se interferisce con il gioco. In questo caso, non essendoci alcuna azione diretta da parte di De Vrij per impedire a Mandas di parare, la decisione di non intervenire nel controllo video del gol è stata ritenuta corretta. In particolare, si considera se un calciatore ostruisce la “linea di visione” dell’avversario o interferisce con la sua capacità di giocare il pallone.
Il Var conferma la decisione in campo
Dopo aver valutato la situazione, l’AIA ha confermato che la decisione presa in campo era corretta. De Vrij, pur essendo in fuorigioco, non ha ostacolato direttamente la parata di Mandas, poiché il pallone passava a una distanza sufficiente da lui e non interferiva con la traiettoria della conclusione di Arnautovic. Inoltre, la posizione di De Vrij non era tale da alterare il risultato dell’azione, motivo per cui non si è ritenuto necessario un intervento del Var. La decisione di convalidare il gol non ha rappresentato un “errore chiaro” che giustificasse la revisione della rete. Il gol di Arnautovic è stato quello che ha aperto le danze: la gara è finita 2-0 per i nerazzurri grazie anche al rigore trasformato da Calhanoglu.

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