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Inter, e se il problema fosse nato dal mercato? L’ipotesi inquietante che fa sorgere il dubbio

Le tre sconfitte consecutive dei nerazzurri rischiano di mandare tutta la stagione all’aria: le analisi sulle cause di ciò brulicano.
Sandro Sabatini non ha usato mezzi termini durante il podcast Fuoriclasse di Radio Cusano. Il giornalista ha espresso frustrazione per la gestione arbitrale della recente sfida tra Roma e Inter, concentrandosi sul mancato rigore per la trattenuta di N’Dicka su Bisseck. L’episodio, secondo lui, solleva interrogativi inquietanti. Sabatini ha sollecitato chiarimenti urgenti su ciò che è stato comunicato a Fabbri dal Var in quel frangente. Una domanda, ripetuta più volte con tono provocatorio: perché nessuno ha ancora fatto ascoltare l’audio di quel momento? Il dubbio insinuato è che ci sia qualcosa da nascondere. Una richiesta di trasparenza che riflette un malcontento verso il sistema arbitrale. In tutto ciò c’è anche un altro episodio relativo ad Inter-Roma che potrebbe avere brutte conseguenze su un nerazzurro.
Dubbi sul progetto tecnico e critiche alle scelte di mercato
Il discorso di Sabatini non si è limitato all’episodio in campo. Ha voluto puntare il dito anche contro Simone Inzaghi, elogiato inizialmente per i risultati ottenuti e per il suo carattere apprezzato all’interno della Pinetina. Subito dopo, però, è arrivata una stoccata decisa. L’Inter, secondo Sabatini, sta crollando, e una parte delle colpe andrebbe attribuita proprio all’allenatore.
Il vero problema: un allenatore che non crede nei giovani
Il problema non sarebbe tanto tecnico, quanto legato alla visione del futuro: perché scegliere calciatori come Zielinski e Taremi, in fase avanzata di carriera, invece di appoggiare la linea del club orientata verso l’inserimento di giovani? Una scelta considerata miope, che ora rischia di presentare il conto nel momento più delicato della stagione. Secondo lui, Inzaghi non valorizza i giovani, non li considera una risorsa, e questa mentalità ha condizionato le mosse estive della società. L’arrivo di Zielinski e Taremi, per quanto tecnicamente validi, avrebbe accentuato il problema di una rosa con poche energie fresche. Ora l’Inter si ritrova con 18 punti in meno rispetto alla scorsa stagione, e questa flessione non può essere attribuita solo a fattori esterni. Per Sabatini, è il risultato di scelte sbagliate, fatte pensando al presente senza costruire il domani. Una diagnosi impietosa che apre un dibattito destinato a far discutere.

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