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Inter e Napoli, c’è un problema bomber
Nerazzurri e partenopei si dividono la posta nel big match di ieri lasciando tutto come prima per quel che riguarda la lotta Scudetto.
Il giornalista della Gazzetta dello Sport Gianni Visnadi sceglie di commentare Inter-Napoli di ieri focalizzandosi sulle prestazioni molto deludenti di Lautaro Martinez e Romelu Lukaku. “Aspetti i bomber e invece spuntano i registi. Calha dopo McTominay; uno a uno e palla al centro, anzi tutti a casa”. C’era una volta la LuLa, sappiamo com’è finita. Ieri fratelli di Inter, oggi nemmeno si parlano”.
Polveri bagnate
“Solito saluto stiracchiato in mezzo al campo, poi l’eclissi è pressoché totale per entrambi. Per Lukaku tanti insulti, molti fischi, qualche calcio dall’ex amico Acerbi e pochi palloni veramente buoni da giocare. Il migliore glielo dà per sbaglio proprio Calhanoglu, verso la fine del primo tempo e col Napoli già avanti di un gol. Acerbi salva tutto e tutti in scivolata su Kvara: Inzaghi dal 2-0, il turco dall’errore clamoroso e il pubblico interista dalla beffa più tremenda”.
Come cambia il mondo
“Nell’Inter di Conte, Lukaku era la freccia che lanciava il contropiede e squarciava le difese. Nel Napoli pare un centroboa stile pallanuoto piuttosto che un pivot del basket, spalle sempre o quasi alla porta, difficile girarsi e ripartire”.
L’uscita
“Potrà sembrare strano, ma è come se proprio il suo maestro non riuscisse a sfruttare le sue doti. Oppure no, forse è lui che quello spunto ormai ha smarrito. Esce a testa alta, sceglie di prendersi in faccia anche l’ultimo coro di insulti”.
La brutta prestazione del Toro
“Per Lautaro un’altra serata come tante in questa stagione, un’altra partita a lungo anonima, un tiraccio alto a metà del primo tempo, qualche corsa, molto meno efficaci di un anno fa, e tante proteste, di quelle che non fanno grande onore a un capitano”.
La provocazione
“Finora va così, e non sembra nemmeno che i gol tanto attesi e infine arrivati (l’ultimo, decisivo col Venezia) siano serviti a sbloccarlo, come sempre si dice di un bomber prima a digiuno. A vedere il Lautaro di quest’anno, c’è qualcuno che può immaginare si sia appena lamentato per essere finito dietro Haaland e Mbappé nella classifica del Pallone d’Oro?”.
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