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Inter e Milan tra biglietti ed estorsioni da parte delle curve, le ultimissime..
Continua ad arricchirsi di dettagli la brutta storia che vede coinvolte tifoserie organizzate ed esponenti di spicco dei due club milanesi
Nella città di Milano si consuma una vicenda inquietante che vede al centro i capi ultras di due tra le squadre più blasonate del calcio italiano, l’Inter e il Milan. Attraverso un’inchiesta dettagliata, si è scoperto un sistema di comportamenti illegali che hanno trasformato lo storico stadio di San Siro in una zona franca dove legalità sembrava avere perso ogni suo significato. Questo articolo vuole esplorare gli aspetti salienti di questa situazione, mettendo in luce le implicazioni che essa potrebbe avere sul mondo del calcio italiano e su quello delle tifoserie organizzate.
Al centro dell’inchiesta: Estorsione e violenza
All’interno dell’inchiesta condotta dal giudice Domenico Santoro emerge un quadro allarmante: i leader delle tifoserie nerazzurre e rossonere sarebbero stati coinvolti in attività criminali di ampia portata. L’accusa, infatti, parla non soltanto di scontri tra ultras e pratiche di violenza da stadio, ma di veri e propri crimini che andavano dalle estorsioni – con richieste che arrivavano fino a 4.000 euro al mese – fino al controllo del catering all’interno dello stadio e al racket degli ambulanti di panini fuori dall’impianto.
Il tesoro dei biglietti
Uno degli aspetti più lucrosi e controversi nell’ambito di queste attività illegali è rappresentato dalla gestione dei biglietti. Questi ultimi, rivenduti a prezzi maggiorati, costituivano una fonte di guadagno ingente per i capi ultras. Particolarmente significativo è l’episodio legato alla finale di Champions a Istanbul, per la quale vi sarebbero stati tentativi di ottenere un numero maggiore di tagliandi attraverso pressioni su figure di spicco legate alle società calcistiche, tra cui l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi.
Risvolti legali e possibili testimonianze
Si prevede che diverse figure legate al mondo del calcio, tra cui giocatori e dirigenti delle squadre coinvolte, possano essere chiamate a testimoniare. Tra questi, figurano il vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti e il capitano del Milan Davide Calabria, i quali potrebbero fornire dettagli cruciali riguardanti la pressione esercitata per ottenere i biglietti.
Consequenze e riforme auspicate
L’operato della Procura di Milano e delle forze dell’ordine, culminato con 16 misure cautelari, si inserisce in un contesto più ampio di lotta alla criminalità organizzata legata al mondo dello sport. L’auspicio, espresso anche dall’Amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo, è che questo possa essere l’inizio di un percorso di riforma del calcio italiano, ispirato ai cambiamenti avvenuti nel calcio inglese negli anni ’80 e ’90, volti a rendere gli stadi luoghi più sicuri e accoglienti per le famiglie.
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