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Inter e Milan, colpo di scena su San Siro: ecco le prossime mosse programmate

Il presidente del club nerazzurro ha fatto il punto sulla questione stadio dopo un incontro con gli Inter Club avvenuto a San Siro.
L’Inter e il Milan hanno compiuto un passo decisivo per il futuro del loro stadio. Le due società hanno formalizzato la proposta d’acquisto dell’area di San Siro, un’iniziativa che punta a rivoluzionare la casa del calcio milanese. Il progetto prevede una trasformazione radicale, con la costruzione di un impianto moderno e all’avanguardia: non mancano però accese polemiche. Le istituzioni cittadine valuteranno l’offerta, mentre resta aperta la possibilità che altri investitori entrino in gioco attraverso il bando pubblico. Il percorso non sarà breve, ma la volontà dei club è chiara: avere uno stadio di proprietà per aumentare competitività e ricavi.
Tempi previsti per il nuovo impianto
L’iter burocratico sarà determinante per stabilire le tempistiche del progetto. L’Inter si dice ottimista sul rispetto dei tempi previsti, ma serviranno diversi passaggi prima di poter dare il via ai lavori. Se tutto dovesse procedere senza intoppi, come ammesso oggi da Beppe Marotta, il cantiere potrebbe aprire nel 2027, con l’inaugurazione dell’impianto fissata per il 2030. Le autorità locali avranno un ruolo chiave nel processo, dato che l’attuale stadio ha una valenza storica e non tutti sono favorevoli alla sua demolizione. Questo aspetto potrebbe allungare i tempi e complicare il percorso verso la realizzazione della nuova struttura.
Marotta conferma la volontà dell’Inter
Il presidente nerazzurro ha ribadito il forte interesse della società per la costruzione del nuovo stadio. Durante un incontro con gli Inter Club a San Siro, ha ricordato le emozioni vissute in quell’impianto, citando il trionfo della squadra nella Coppa dei Campioni del 1965. Nostalgia e ambizione si intrecciano nelle parole di Marotta, che ha sottolineato come la nuova proprietà sia determinata a realizzare un impianto moderno e funzionale. L’obiettivo resta quello di garantire al club una casa all’altezza della sua storia, senza rinunciare all’identità che ha reso San Siro un simbolo del calcio italiano.

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