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Inter e il derby perso: colpa di Bastoni, Calhanoglu o della testa?
Il telecronista Fabio Caressa svela un dettaglio inquietante sul crollo dei nerazzurri in Supercoppa.
Nel mondo del calcio, il fattore psicologico gioca un ruolo cruciale tanto quanto la tecnica e la preparazione fisica dei giocatori.
Questo concetto è stato brillantemente illustrato da Fabio Caressa, durante un suo intervento su YouTube, nel quale ha analizzato l’andamento dell’Inter nell’ultimo derby di Supercoppa.
L’importanza della psicologia
L’analisi di Caressa mette in evidenza come la forza mentale e la tenuta psicologica siano determinanti per il successo delle squadre. Prendendo spunto dalla partita in questione, sottolinea come l’Inter abbia mostrato segni di cedimento in diversi momenti di questa stagione, suggerendo che la squadra potrebbe aver sottovalutato l’avversario dopo essersi trovata in vantaggio. L’episodio con Bastoni, che ha subito un forte colpo durante la partita, è stato identificato come un punto di svolta capace di influenzare negativamente l’atteggiamento e la prestazione di tutta la squadra.
Il peso delle assenze
Un altro punto cruciale toccato da Caressa riguarda l’influenza che le assenze di giocatori chiave possono avere sulle dinamiche di gioco di una squadra. Il caso specifico di Calhanoglu, sostituito intorno alla mezz’ora del primo tempo, ha permesso al giornalista di riflettere su come la sua mancanza abbia influenzato anche l’equilibrio psicologico della squadra. L’importanza di giocatori con forti doti di leadership come Calhanoglu, capaci di dettare i ritmi e influenzare positivamente il morale della squadra, diventa quindi un fattore non trascurabile per il successo collettivo.
L’analisi
L’Inter, secondo il telecronista, si è sentita al sicuro dopo il doppio vantaggio, cosa capitata anche altre volte in questa stagione: vedasi il derby di campionato e il rocambolesco pareggio per 4-4 con la Juventus. La squadra, dopo la vittoria dello Scudetto dell’anno scorso arrivata in modo netto, sembra non riuscire ad avvertire l’imminenza di un pericolo. Anche il rendimento del portiere Sommer non è all’altezza di quello dei mesi scorsi.
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