Inter: dopo l’umiliazione, esplode un caso interno

Nella serata più nera per l’Inter in Champions si aggiunge un retroscena che potrebbe pesare sul futuro di uno dei protagonisti della stagione.

La serata dell’Inter si è conclusa nel peggiore dei modi, dentro e fuori dal campo. Dopo il 5-0 incassato contro il PSG nella finale di Champions League, una delle peggiori sconfitte nella storia nerazzurra in Europa, sono iniziate a circolare indiscrezioni su un episodio avvenuto a bordo campo. Quando la partita era ormai segnata, qualcosa si è incrinato anche con Inzaghi. I segnali sono arrivati pochi minuti dopo il quinto gol dei francesi, con il nervosismo ben visibile tra i volti in panchina. Una panchina che potrebbe vedere un cambio nei prossimi giorni: la società sta riflettendo su tre alternative.

Finale amara e nervi sempre più tesi

Il momento che ha attirato l’attenzione è stato legato a un cambio, quello che ha visto entrare Asllani al posto di Calhanoglu. La sostituzione ha provocato una reazione imprevista da parte di Davide Frattesi, rimasto seduto per l’intera partita. Il centrocampista azzurro, protagonista nei momenti chiave del cammino europeo dell’Inter, ha mostrato evidente disappunto per l’esclusione. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Frattesi si sarebbe avvicinato a Inzaghi chiedendogli spiegazioni, con un gesto diretto verso la sua spalla per attirare l’attenzione. Un dialogo breve, ma carico di tensione, che si è consumato a margine di una disfatta sportiva.

Futuro incerto dopo lo sfogo in panchina

Il gesto non è passato inosservato all’interno del gruppo e potrebbe avere conseguenze già nei prossimi giorni. Sempre secondo la Rosea, Frattesi avrebbe ormai maturato una decisione chiara: con Inzaghi ancora in panchina, il suo addio sarebbe certo. Il centrocampista ha un contratto valido fino al 2028 ed è valutato circa 40 milioni. Se invece la guida tecnica dovesse cambiare, l’ex Sassuolo potrebbe anche restare in nerazzurro. Una situazione che apre interrogativi su più fronti, in un momento delicato per la dirigenza nerazzurra.