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Inter, dirigenza pronta a un gesto significativo in vista della finale

L’Inter si prepara a voltare pagina dopo la delusione per lo scudetto mancato: ora tutto è incentrato sull’appuntamento decisivo di Monaco.
L’Inter riparte dopo giorni segnati da una forte delusione. Lo scudetto sfumato a Napoli ha lasciato un segno profondo, ma ora la priorità assoluta è Monaco di Baviera. Il grande appuntamento con la finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain impone un cambio di rotta immediato, sul piano mentale prima ancora che fisico. A Como dirigenza e staff hanno evitato discorsi ufficiali. Nessun intervento, nessun richiamo: solo silenzio e attesa. Il tempo dei confronti e delle riflessioni arriverà domani, quando la squadra si ritroverà ad Appiano Gentile per riprendere gli allenamenti dopo due giorni di stop concessi da Simone Inzaghi; quello sarà il momento per fare una prima valutazione anche sui numerosi acciaccati.
Giorno della ripresa e dei ringraziamenti
Secondo La Gazzetta dello Sport, la dirigenza avrebbe intenzione di rivolgere un ringraziamento speciale al gruppo e all’allenatore per quanto fatto fino a questo punto. Nonostante la delusione del campionato, quanto fatto resta un vanto. Nessun discorso pubblico, solo un segnale chiaro: la stagione è già memorabile. Il gesto vuole rafforzare il legame interno in un momento delicato, dove la frustrazione va lasciata alle spalle per puntare dritti all’obiettivo.
La voglia di rivincita spinge l’Inter verso Monaco
All’interno dello spogliatoio nerazzurro il senso di occasione mancata è forte, ma la reazione non si è fatta attendere. Subito dopo la sfida con il Como, racconta ancora la Gazzetta, il gruppo ha voltato pagina. Il pensiero ora corre solo alla finale. Gli uomini di Inzaghi ripetono da giorni la stessa frase: “Ci giochiamo la partita più bella del mondo”. La motivazione nasce anche dalla consapevolezza di avere conquistato con merito questa opportunità, eliminando squadre del calibro di Bayern Monaco e Barcellona. A muovere lo spogliatoio non è solo l’ambizione di sollevare il trofeo, ma anche il desiderio di riscattare una ferita ancora aperta. La rabbia si trasforma in orgoglio: sabato, sotto gli occhi del mondo, l’Inter vuole provare a scrivere un’altra pagina di storia.
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