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Inter: con una difesa così non si vince, pronti correttivi
I nerazzurri incassano una quantità di reti che non si addice ad una squadra che vuole vincere lo Scudetto in Italia.
Nell’ultima giornata di Serie A, l’incontro tra Inter e Juventus si è concluso con un pirotecnico 4-4, segno di una partita vibrante e ricca di emozioni, che però rivela anche diverse criticità.
Il discorso vale soprattutto per la squadra nerazzurra che l’anno scorso aveva dimostrato una solidità difensiva di ben altro calibro. È Tuttosport a fare un focus particolare su tutta la fase difensiva dell’Inter.
Che succede?
Riflettendo sui numeri, emerge una differenza sostanziale con la scorsa stagione: l’Inter aveva subìto 13 goal addirittura dopo 27 giornate nella scarsa stagione: la difesa era sicuramente il punto forte della squadra. Nonostante la formazione laureatasi campione d’Italia non sia cambiata, le cose quest’anno sono diversissime.
Il dato su cui riflettere
In proiezione, se l’Inter continuasse a subire i goal incassati finora, a fine stagione sarebbero addirittura 55 i palloni che Sommer (o Martinez) dovrebbe raccogliere dalla propria porta. La squadra di Inzaghi, pertanto, si trova a dover affrontare interrogativi rilevanti sulla propria tenuta difensiva, una situazione su cui lo stesso allenatore sta lavorando.
Come ripartire
L’analisi del match contro la Juventus evidenzia come le criticità non siano connesse solamente agli schemi difensivi, ma risultino da un complesso di errori, che includono anche disattenzioni in fase offensiva. Inzaghi, nel post partita, non ha nascosto la sua delusione per il risultato, sottolineando come la rimonta avversaria abbia risentito di precise lacune nel reparto arretrato, ma anche di mancanze nell’ultimo passaggio e nella finalizzazione. Inzaghi continuerà a lavorare sulla testa dei suoi e contro l’Empoli ci saranno dei cambi di formazione. Tornerà a disposizione Asllani che potrebbe aiutare a gestire meglio il pallone ma più che cambiare gli uomini però serve cambiare l’approccio mentale alle partite: serve restare concentrati al 100% per 90 e passa minuti, d’altronde succedeva solo fino a pochi mesi fa.
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