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Inter, bilancio mostruoso e mosse segrete: sta per succedere qualcosa?

I nerazzurri sono in finale di Champions e questo porta grossissimi benefici anche alle casse societarie.
L’Inter si prepara a scrivere una pagina senza precedenti nella propria storia recente anche dal punto di vista finanziario. Dopo stagioni segnate da equilibri delicati, cessioni dolorose e bilanci da tenere sotto controllo, la società si ritrova ora in una posizione di forza, alimentata dai risultati sul campo. Il cammino europeo non ha soltanto acceso l’entusiasmo dei tifosi, ma ha anche spalancato le porte a introiti straordinari, capaci di cambiare le prospettive del club. Le casse sorridono, e con esse l’intera progettualità nerazzurra.
Un futuro da costruire con ambizione
La cifra già incassata dalla Uefa ha toccato i 132 milioni, un numero destinato a salire fino a 150 in caso di vittoria finale. A questi vanno sommati i ricavi del botteghino: il match contro il Barcellona ha generato un incasso record da 14,7 milioni. In più, l’ingresso nel Mondiale per Club assicurerà un minimo di altri 24 milioni. A differenza del passato, questa volta la disponibilità economica consentirà alla dirigenza di agire senza l’urgenza di vendere. Al contrario, si potrà investire. I piani sono già tracciati, con obiettivi mirati sia in ottica di rafforzamento immediato che di prospettiva.
Strategie di mercato per un’Inter più giovane e forte
L’estate che si avvicina porterà con sé un’Inter diversa, potenzialmente ancora più competitiva. Petar Sucic è già stato bloccato, ma l’attenzione è ora rivolta a Luis Henrique del Marsiglia, per il quale si vuole chiudere rapidamente. In agenda anche i nomi di Nico Paz, sogno di lungo periodo, e di Raspadori, valutato per la sua duttilità offensiva. Occhi su De Winter, Solet, Beukema e Lucumi per il reparto arretrato. A centrocampo si muove qualcosa in uscita, con Asllani pronto a lasciare. In entrata salgono le quotazioni di Frendrup del Genoa, preferito nelle ultime settimane a Ricci del Torino, considerato troppo costoso. Il Corriere dello Sport ha evidenziato un aspetto cruciale: questa volta l’Inter non sarà costretta a scegliere tra competitività e sostenibilità. I conti sono in ordine, le ambizioni alte.

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