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Inter-Bayern Monaco: la previsione del doppio ex che sta facendo discutere tutti
Anche l’ex attaccante Jürgen Klinsmann si è espresso sul doppio confronto dei quarti di finale tra nerazzurri e bavaresi.
Jürgen Klinsmann ha raccontato alla Gazzetta dello Sport le sue emozioni in vista del doppio incontro fra Inter e Bayern Monaco, un match che lo vede protagonista come doppio ex. L’ex attaccante tedesco ha dichiarato che il suo tifo sarà rivolto al bel gioco, avendo giocato sia per l’Inter che per il Bayern. Klinsmann ha espresso il desiderio di essere presente a San Siro per sostenere l’Inter, pur riconoscendo la bellezza di una sfida che sarebbe stata perfetta come finale di Champions League. Intanto è già iniziata la vendita dei tagliandi per il match di San Siro.
Una sfida che promette emozioni forti
L’ex attaccante ha poi approfondito il significato di questa sfida per entrambe le squadre. Il Bayern Monaco ha l’ambizione di arrivare fino in fondo, non solo per conquistare la Champions League, ma anche per giocare la finale nel proprio stadio, un’opportunità rara che rende ancora più speciale il confronto. Klinsmann ha sottolineato che, per l’Inter, è arrivato il momento giusto per vincere di nuovo la Coppa Europea. Il club milanese, infatti, ora può competere ai più alti livelli grazie a una rosa completa, in grado di affrontare ogni competizione.
L’Inter ha creato una squadra forte, ma il Bayern è sempre pericoloso
Klinsmann ha elogiato il gioco dell’Inter, descrivendo la sua formazione come una squadra ben organizzata e divertente da vedere. Il 3-5-2 di Simone Inzaghi, con giocatori che si muovono continuamente, è stato un aspetto che l’ex attaccante ha apprezzato molto. Ha anche evidenziato il ruolo fondamentale di giocatori come Lautaro Martínez e Thuram, sottolineando come l’Inter abbia trovato una coppia di attaccanti davvero potente. Il confronto tra Lautaro e Kane sarà uno degli aspetti più interessanti della sfida. Tra i n nerazzurri, l’ex attaccante ha ammesso di avere un debole per Bastoni e Thuram.
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