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Inter: anche ieri è emerso un problema spesso sottovalutato
La gara di ieri ha smentito uno dei più grossi elogi che si fanno alla squadra nerazzurra e tra l’altro non è la prima volta.
In un susseguirsi di emozioni e tensioni che sembravano profilarsi all’orizzonte di una serata complicata per l’Inter, il colpo di scena finale è arrivato grazie a Marcus Thuram, che con una zampata in extremis ha regalato ai nerazzurri una vittoria fondamentale in trasferta contro lo Young Boys.
Questo successo, pur sofferto, è molto importante per il prosieguo del cammino della squadra milanese in Champions League e apre scenari positivi in vista del prossimo e attesissimo derby d’Italia contro la Juventus.
Vittoria pesante
La partita si è contraddistinta per una serie di difficoltà incontrate dall’Inter e che erano impreviste. Non meno di 7 sono stati i cambi apportati dall’allenatore, una scelta che, se da un lato ha introdotto freschezza, dall’altro ha inevitabilmente inciso sulle dinamiche di gioco.
Problemi di varia natura
Va sottolineato come anche il terreno sintetico di gioco sintetico e gli errori tecnici di coloro che sono scesi in campo abbiano influito negativamente sulla prestazione dell’Inter, senza tuttavia giustificare completamente le difficoltà incontrate. Un momento chiave della partita è stato il rigore fallito da Arnautovic, un errore che ha aggiunto pressione a una squadra già in difficoltà e che avrebbe potuto compromettere il risultato finale.
Il grosso problema
Il Corriere dello Sport evidenzia come l’assenza di Calhanoglu a centrocampo abbia messo in evidenza le difficoltà di Barella nell’adattarsi in una posizione non sua. La mancanza di giocatori chiave come Bastoni e Dimarco, inoltre, ha reso la fascia sinistra meno pericolosa limitando le opzioni offensive dei nerazzurri. Alla fine, in soldoni, è emerso che la forza dei titolari è molto maggiore rispetto a quella delle riserve: smentito in parte il fatto che l’Inter abbia 2 squadre.
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