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Inter, agente di Di Lorenzo: “La prima chiamata fu di Marotta…”
Il procuratore di Giovanni Di Lorenzo ha confermato in conferenza stampa che l’Inter è stata la prima a chiedere informazioni per il terzino.
Nelle ultime settimane, molti rumors hanno circolato intorno al futuro di Giovanni Di Lorenzo, il difensore che ha saputo guadagnarsi la stima e l’apprezzamento non solo dei tifosi del Napoli ma anche di squadre di primo piano del panorama calcistico italiano. Una voce particolarmente persistente lo vedeva lontano dal San Paolo, con l’Inter in prima fila per accaparrarsi le sue prestazioni. A fare chiarezza sulla situazione è intervenuto direttamente il suo procuratore, Mario Giuffredi, che durante una conferenza stampa ha voluto spiegare i motivi alla base della decisione del laterale di rimanere ancorato alla maglia azzurra.
Il ruolo di Antonio Conte
Una delle rivelazioni più interessanti fatte da Giuffredi riguarda il legame tra la decisione di Di Lorenzo di rimanere al Napoli e la figura di Antonio Conte. Sembra che la presenza dell’ex tecnico dell’Inter, conosciuto per la sua capacità di plasmare gruppi vincenti e per la sua leadership carismatica, sarebbe stata l’unica condizione sotto la quale il difensore avrebbe considerato la permanenza al Napoli. “Conte era l’unico allenatore che gli dava garanzie sotto tutti i punti di vista, anche quello personale,” ha dichiarato Giuffredi, sottolineando come Di Lorenzo cercasse una figura in grado di assicurare non solo traguardi sportivi, ma anche un sostegno nel gestire le tensioni e le dinamiche di spogliatoio.
Interessamento dell’Inter
Il procuratore ha inoltre chiarito la natura dell’interesse manifestato da altri club, in particolare dell’Inter. La squadra nerazzurra, alla ricerca di un sostituto per Dumfries in vista della scadenza del suo contratto, aveva effettivamente avviato un contatto con Giuffredi per informarsi sulla situazione contrattuale di Di Lorenzo. Tuttavia, nonostante le voci di un suo possibile trasferimento, il giocatore non ha mai considerato l’idea di lasciare il Napoli a causa di un deterioramento dei rapporti con i compagni o per insoddisfazione nel progetto sportivo della società.
Unità di gruppo e solidarietà
Un aspetto che Giuffredi ha tenuto a sottolineare è la coesione interna al gruppo squadra, nonostante le difficoltà incontrate nella stagione passata. Anche nei momenti più complessi, caratterizzati da un clima di tensione e incertezza, Di Lorenzo ha sempre sentito il supporto dei suoi compagni. Questa solidarietà, secondo il procuratore, ha avuto un peso non indifferente nella decisione del difensore di rimanere a Napoli, confermando il suo attaccamento al club e ai valori di gruppo che lo contraddistinguono.
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