Calciomercato
Inter, affare spaziale: si chiude per 100 milioni

Un affare da 100 milioni farebbe strabuzzare gli occhi a chiunque ed è proprio quanto sta accadendo ad Appiano in queste ultime ore.
Nonostante la chiusura amara dal punto di vista sportivo, l’Inter può contare su un successo economico importante. Tra i premi per la partecipazione alle competizioni europee e i diritti TV, il fondo Oaktree ha incassato un tesoretto stimato oltre i 100 milioni di euro. A questo si aggiungono le cessioni in dirittura d’arrivo, come quella di Hakan Calhanoglu, che potrebbe portare nelle casse nerazzurre ulteriori risorse preziose. Questo produrrebbe una disponibilità economica che potrà aprire le porte a investimenti su più fronti.
Nel breve periodo si lavora per finalizzare l’ingaggio di Ademola Lookman, ormai prossimo alla firma, seguito dalla mossa per Giovanni Leoni, centrale giovane e robusto richiesto da Cristian Chivu. D’latra parte l’Inter è chiamata a rispondere alle bordate di un Napoli che continua a inanellare colpi a ripetizione. E mentre le sirene turche si contendono il futuro di Calha, nessuno si è accorto che il vero colpo ha risieduto dentro le mura di Appiano Gentile per anni.
Colidio: l’affare mancato e il rinnovo da 100 milioni del River Plate
Il nome sul taccuino di chi segue le strategie aziendali dell’Inter è Cristian Colidio, attaccante argentino classe 2000. I nerazzurri avevano notato il suo talento quando lo hanno dirottato al Tigre, dove si distinse nel corso del 2019‑2020. Arrivato in Italia nel 2017, Colidio aveva militato nella Primavera, prima di collezionare prestiti in Belgio e in Argentina. Nel 2023 è passato a titolo definitivo al River Plate, che ha puntato forte su di lui. Il River lo ha prelevato per circa 4,5 milioni di euro, e ora – a 25 anni – lo ha blindato con un rinnovo fino al 2027 e una clausola rescissoria da ben 100 milioni. Le prime offerte da Stoccarda e Flamengo, basate sulla vecchia clausola da 35 milioni, sono state rispedite al mittente. Per portarlo via ora servirà una cifra ben più alta.
Per l’Inter, c’è un lieve rammarico: un talento coltivato in patria, poi ignorato dalle gerarchie nerazzurre, è diventato oggi inaccessibile e ambito. Quando giocava da adolescente con la Primavera nerazzurra, in pochi avrebbero pensato a una transazione così pesante in Sudamerica. Oggi, il potenziale realizzativo e il contratto blindato ne fanno un giocatore che avrebbe potuto essere il sesto uomo perfetto per il reparto avanzato di Chivu. Tuttavia, il rinnovo del River Plate non chiude del tutto la possibilità di un ritorno in Europa per Colidio. Chissà se, tra qualche mese, il gioiello di famiglia potrà tornare proprio sotto il tetto dell’Inter.
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