Notizie
Inter: a Genova la mossa di Inzaghi ha premiato ma il tridente pesante resta un’arma estrema
I nerazzurri nel corso della gara poi pareggiata contro il Genoa hanno giocato con un modulo quasi inedito.
Nel recente incontro contro il Genoa, l’Inter ha sperimentato una strategia offensiva audace inserendo un tridente d’attacco costituito da Taremi, Lautaro Martinez e Thuram. Questa mossa, attuata negli ultimi dieci minuti di gioco mentre il punteggio era ancora in equilibrio, rappresenta un tentativo chiaro di Simone Inzaghi, l’allenatore dei nerazzurri, di spingere per la vittoria. Tuttavia, nonostante questa interessante tattica, sembra che l’utilizzo del tridente resterà una carta da giocarsi solo in determinate circostanze.
L’analisi
La scelta di schierare insieme le tre punte è stata un’esplorazione tattica mirata a intensificare la pressione offensiva dell’Inter. Questo approccio ha richiamato alla memoria l’esperimento dell’anno precedente, quando Alexis Sanchez operava come rifinitore dietro le due punte, una disposizione che aveva fornito alla squadra alcuni vantaggi in termini di creatività e imprevedibilità. Secondo Tuttosport però questo schema verrà ripetuto raramente e verrà riservato a momenti specifici della partita, soprattutto quando i nerazzurri si trovano nella necessità di ribaltare il risultato o di inseguire la vittoria.
I motivi
La decisione di limitare l’uso del tridente d’attacco non è dettata solo da considerazioni tattiche, ma anche da ragioni legate alla gestione dell’organico. Infatti, secondo le ultime notizie, l’Inter ha in programma di rafforzare la propria rosa acquistando un difensore mancino, il che potrebbe portare alla cessione di uno tra Arnautovic e Correa per rispettare i limiti della lista dei 25 calciatori per le competizioni europee. Con solamente 4 attaccanti a disposizione, utilizzarne 3 contemporaneamente dal primo minuto di gioco potrebbe non essere la scelta più saggia.
Questione di equilibrio
Oltre alle questioni legate all’organico, esistono considerazioni tattiche specifiche che influenzano la scelta di limitare l’utilizzo del tridente. L’inserimento di un attaccante aggiuntivo, infatti, comporta una perdita di riferimenti in fase di copertura, compromettendo l’equilibrio della squadra in campo.
Riproduzione riservata © - NI