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Incontro e addio: Inzaghi lascia l’Inter, c’è il sostituto

La stagione dell’Inter ha vissuto momenti altalenanti, culminando con l’amara rinuncia allo scudetto nelle ultime giornate.
Il pareggio con la Lazio ha compromesso ogni chance di sorpasso, rendendo inutile la vittoria successiva sul Como. Eppure, la stagione non è ancora finita. All’orizzonte si profila la finale di Champions League contro il PSG, crocevia fondamentale non solo per il destino del club, ma anche per quello del suo allenatore. Simone Inzaghi, infatti, ha portato i nerazzurri per il secondo anno in quattro stagioni all’ultimo atto della massima competizione europea. Un traguardo straordinario, frutto di una campagna europea impeccabile e di una gestione tecnica che ha permesso all’Inter di essere protagonista nonostante una rosa costruita con investimenti minimi e un bilancio attivo sul mercato.
Ma ora il tecnico piacentino si trova a un bivio. Dopo il sogno del triplete, svanito con l’eliminazione in Coppa Italia e il sorpasso in campionato, l’unica occasione per lasciare un segno tangibile resta la notte di Monaco di Baviera. E proprio quella sfida potrebbe cambiare tutto. Al netto delle smentite, le voci su un possibile addio non si placano. Da tempo si parla dell’interesse della Premier League, con club come Manchester United, Tottenham e Arsenal che lo tengono d’occhio. Ma ora, si fa strada anche un’ipotesi tutta italiana per la panchina nerazzurra…
Resa dei conti Inzaghi, Allegri alla finestra
Durante il podcast L’ascia o raddoppia, il giornalista Fabrizio Biasin ha fatto il punto sulla situazione nerazzurra: “Dopo la finale, Inzaghi si confronterà con la dirigenza. È probabile che si trovi un accordo per proseguire, ma non è una certezza assoluta. Le basi ci sono, ma bisogna trovare una visione comune”. Parole che aprono a scenari tutt’altro che scontati. E in caso di addio del tecnico piacentino, Biasin fa un solo nome: “Allegri è un nome che resta valido per molti club e conoscendolo, credo stia semplicemente aspettando il momento giusto. La finale di Champions può essere uno spartiacque: se la vinci, magari senti di aver raggiunto tutto; se la perdi, qualcuno potrebbe anche mettere tutto in discussione”.
Allegri, sei volte campione d’Italia, è reduce da un anno sabbatico e rappresenta una figura di carisma e solidità tecnica. L’Inter potrebbe virare su di lui in caso di mancato accordo con Inzaghi, inaugurando una nuova fase del progetto tecnico sotto la guida di un allenatore con pedigree europeo e conoscenza approfondita della Serie A. Tutto si deciderà dopo il 31 maggio e paradossalmente, neanche la vittoria della Champions sarà garanzia di permanenza per il tecnico ex Lazio.
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