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Inchiesta ultras: tutte le manovre forti messe in atto dalla curva per tampinare l’Inter
La situazione si fa sempre più grave (non per l due società) ogni minuto che passa: ecco le ultime scoperte di pm.
L’inchiesta che ha portato all’arresto di 19 ultras di Inter e Milan sta facendo emergere dettagli inquietanti sul modus operandi delle due curve meneghine.
Strategie plateali per il controllo dei biglietti
Secondo quanto riportato dai pubblici ministeri Paolo Storari e Sara Ombra nella richiesta di misura cautelare, accolta in gran parte dal gip Domenico Santoro, i vertici della curva Nord avrebbero adottato misure estreme, utilizzando ogni strumento a loro disposizione, anche creando situazioni di clamore mediatico, con l’unico fine di costringere la società a rivedere la politica di assegnazione dei biglietti. La loro determinazione a influenzare le decisioni societarie spicca come un chiaro indicatore del potere e dell’influenza che questi gruppi intendevano esercitare.
L’esempio
Un episodio emblematico riportato nell’atto di misura cautelare si è verificato il 7 aprile 2023, poco dopo il fischio finale di Salernitana-Inter all’Arechi di Salerno, durante un periodo particolarmente difficile per la squadra nerazzurra, segnato da 3 sconfitte consecutive. In quel frangente, 2 dei capi ultras, Marco Ferdico e Matteo Norrito, hanno avuto un confronto diretto sul campo con Romelu Lukaku, all’epoca all’Inter, richiedendogli esplicitamente spiegazioni riguardo le prestazioni deludenti della squadra. La pubblicazione sui media della foto che ritraeva i due leader ultras in discussione col belga sotto la curva ha senza dubbio intensificato l’attenzione mediatica su questo episodio mettendo la società non certo in una posizione di forza.
La protesta contro la Juventus
Altro atto significativo si è registrato il 26 aprile dello stesso anno, quando, in occasione della partita Juventus-Inter, è stato rimosso l’enorme striscione “Curva Nord Milano“. Questa azione ha rappresentato un segnale chiaro rivolto sia ai tifosi presenti allo stadio sia alla dirigenza dell’Inter, con l’intento di evidenziare la scelta di non tifare durante un incontro di alta rilevanza, come forma di protesta per la distribuzione dei biglietti.
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