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Inchiesta ultras: ecco com’è andata l’audizione di Zanetti
Il vicepresidente nerazzurro è stato sentito ieri ed il suo colloquio è stato molto più lungo di quello dell’allenatore.
Nel cuore del calcio italiano, particolari vicende giudiziarie stanno attirando l’attenzione del pubblico e dei media.
Javier Zanetti, icona del calcio internazionale e vicepresidente dell’Inter, si è ritrovato al centro di un’interrogazione legata all’inchiesta “Doppia Curva“.
L’interrogatorio
L’ex capitano nerazzurro è stato coinvolto nell’inchiesta non come indagato, ma in qualità di persona informata sui fatti, a causa di alcune intercettazioni venute a galla. Ieri c’è stata l’audizione davanti alle autorità giudiziarie: come riporta la Gazzetta dello Sport, si è svolta in un clima disteso, lontano dai riflettori mediatici, e ha avuto una durata significativamente più lunga rispetto a quella di Simone Inzaghi avvenuta il giorno precedente.
I chiarimenti
Durante l’interrogatorio, Zanetti ha chiarito le dinamiche relative a certe pressioni esercitate da capi ultras sull’Inter. Ha ammesso di essere stato avvicinato da Marco Ferdico, noto leader ultras ora detenuto con accuse di natura mafiosa, riguardo la questione dei biglietti per la finale di Champions League del 2023 che vedeva l’Inter contrapposta al Manchester City. Tuttavia, il vicepresidente ha sottolineato di aver solamente informato la dirigenza della situazione, specificando di non aver avuto ruoli esecutivi diretti in tali decisioni. In aggiunta, l’ex capitano nerazzurro ha ribadito di non aver mai subito pressioni o minacce personali da parte degli ultras, descrivendo i loro rapporti come “normali” e privi di tensioni.
La smentita
Un punto di particolare interesse durante l’interrogatorio è stata la presunta segnalazione, da parte di Zanetti, di un’indagine ai danni degli ultras in seguito all’omicidio di Boiocchi. L’ex terzino ha fermamente negato questa accusa, sottolineando la falsità di tali affermazioni. Ha inoltre escluso contatti diretti con Antonio Bellocco, figura legata alla ‘ndrangheta e ultras assassinato, precisando di averlo incontrato una sola volta in un contesto conviviale, senza ulteriori interazioni.
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