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Inchiesta Doppia Curva: Calhanoglu e Calabria rischiano più di altri
La Procura di Milano ha traferito gli atti a quella della FIGC: ecco le possibili conseguenze su calciatori e società.
Gli ultimi sviluppi dell’inchiesta “Doppia Curva” hanno portato alla luce una serie di fatti e implicazioni che coinvolgono direttamente il mondo del calcio italiano, toccando non solo i giocatori e gli allenatori ma anche figure pubbliche al di fuori del rettangolo verde.
Le indagini condotte hanno svelato una trama di rapporti tra alcuni tesserati di Inter e Milan con esponenti dei gruppi ultras, un fenomeno che si pone in netta violazione delle norme vigenti destinate a regolare i legami tra società sportive e tifoserie organizzate.
Lo scenario per le società e altri coinvolti
Tuttosport fa luce sulle possibili conseguenze sul lato sportivo per ognuno dei nomi coinvolti: va ricordato però che al momento nessuno di questi risulta indagato. Complessa appare la posizione di figure menzionate nelle indagini, tra cui Javier Zanetti e Simone Inzaghi dell’Inter: le accuse sono meno definite legate alla gestione dei biglietti per la finale di Champions League del 2023. Impossibile quindi al momento stabilire se questi rischino qualcosa. Per le società calcistiche si prospettano sanzioni economiche, pur in assenza al momento di specifiche accuse formali.
L’accusa
L’indagine sportiva, ora nelle mani del procuratore della FIGC Giuseppe Chinè, si concentra sulle violazioni dell’articolo 25 del Codice della FIGC, che esplicitamente vieta ai tesserati di avere rapporti con esponenti o gruppi di sostenitori non riconosciuti ufficialmente dalle società.
Le possibili sanzioni
In questo contesto, il centrocampista dell’Inter Hakan Calhanoglu e il difensore del Milan Davide Calabria si trovano sotto i riflettori, con il rischio di incorrere in sanzioni disciplinari che potrebbero tradursi in multe e squalifiche da 2 a 3 giornate di campionato. La posizione del turco, che ha ammesso i contatti con i capi della Curva Nord interista contravvenendo alle direttive del club, e quella del capitano rossonero, emersa per un incontro con Luca Lucci in relazione alle vicende interne al Milan, delineano un quadro di potenziale infrazione regolamentare.
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