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Il rendimento deludente di Taremi fa discutere: sotto accusa non solo lui
Ci si aspettava in dubbiamente di più dall’attaccante iraniano, capace di segnare circa 100 reti nel corso dei suoi anni portoghesi.
Nella cornice del campionato italiano di calcio, il trasferimento di Mehdi Taremi all’Inter ha destato grande interesse e aspettative. Da quando ha indossato la maglia nerazzurra, le sue prestazioni sono state oggetto di discussione e analisi da parte di esperti e appassionati.
Tra questi, Giancarlo Marocchi, ospite negli studi di Sky Sport, ha espresso il suo punto di vista sull’adattamento e sulle prestazioni del giocatore iraniano nei suoi primi mesi in Italia, fornendo una riflessione profonda.
Il rendimento in cifre
Il 32enne è arrivato a costo zero dal Porto e finora ha collezionato 14 presenze con 1 gol e 3 assist: l’Inter si aspettava di ridurre la dipendenza dalla Thu-La ma finora Taremi non ha dimostrato di poter incidere a sufficienza.
Il parere
Mehdi Taremi è noto per il suo ruolo di attaccante centrale ma l’aspetto che rimarca l’ex centrocampista riguarda l’abitudine ad essere spesso supportato da attaccanti posizionati sulle fasce. Oltre ad essere abituato a giocare in un attacco a 3, era solito giocare quasi sempre titolare: questi sono, secondo Marocchi, i motivi principali per cui l’iraniano non sta brillando.
Aspettative diasattese
Il precedente di Marcus Thuram, passato con successo da un ruolo di attaccante esterno a una spalla efficace per Lautaro Martinez, ha alimentato le speranze che Taremi potesse sperimentare un’evoluzione simile. Si pensava che magari anche grazie alle qualità di Lautaro Martinez, abile a interfacciarsi con quasi tutti gli attaccanti con cui ha giocato, ed alle abilità di Inzaghi, Taremi avrebbe avuto vita più facile a Milano.
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