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Il nuovo stadio di San Siro sarà pronto per gli Europei del 2032
La visione di Paolo Scaroni per un nuovo stadio a Milano che rivoluzionerà l’esperienza calcistica e urbana della città.
La città di Milano si prepara a vivere una trasformazione epocale con il progetto di un nuovo stadio condiviso tra Milan e Inter. Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha recentemente discusso con la rivista Moneta i dettagli di questa ambiziosa iniziativa. L’obiettivo è quello di creare una struttura moderna che possa diventare un simbolo di rigenerazione urbana, simile a quanto già avvenuto con aree come CityLife e Porta Nuova. La nuova arena promette di non essere solo un luogo per le partite, ma un centro pulsante di attività che contribuirà a rafforzare l’immagine internazionale di Milano.
La decisione cruciale del Comune di Milano che ha sbloccato il progetto del nuovo stadio
Uno dei momenti chiave che ha permesso alla visione di Scaroni di prendere forma è stata la decisione, all’inizio di quest’anno, del Comune di Milano di vendere lo stadio di San Siro. Questo passaggio fondamentale ha aperto la strada a un dialogo costruttivo con il sindaco Giuseppe Sala, il ministro Alessandro Giuli e la Sovrintendenza, facilitando l’avvio del progetto. Scaroni, insieme alla proprietà dell’Inter e al gruppo Oaktree, rappresentato da Kathrine Ralph, ha lavorato in sintonia per superare le difficoltà iniziali. “Abbiamo vissuto anni difficili, pedalando in salita, durante i quali è stato necessario insistere e spiegare con pazienza le nostre ragioni”, ha affermato Scaroni, sottolineando l’importanza della perseveranza nel raggiungere questo traguardo.
Prospettive economiche e tempi di realizzazione del nuovo impianto sportivo
Il nuovo stadio promette di generare un significativo ritorno economico per entrambe le squadre. Scaroni prevede una crescita dei ricavi simile a quella di club come il Tottenham e il Real Madrid, che hanno raddoppiato i loro valori con nuovi impianti, mantenendo invariati i prezzi dei biglietti popolari. La fase di progettazione è stata affidata agli architetti Norman Foster e David Manica, con l’obiettivo di iniziare i lavori nei primi mesi del 2027 e completarli in tre anni, giusto in tempo per ospitare gli Europei del 2032. Successivamente, l’area dell’attuale stadio Meazza sarà riqualificata con nuove strutture, tra cui un albergo, le sedi dei due club e un centro commerciale. Nonostante i potenziali ostacoli burocratici, Scaroni si mostra ottimista: “Dopo la decisione del Comune di procedere, tutto si è mosso in modo efficiente”, rassicurando che la procedura adottata impedirà rallentamenti significativi.
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