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Il giornalista lancia un sospetto sull’Inter: e se il crollo arrivasse proprio adesso?

L’Inter sembra avere il margine per superare il Bayern, ma un’imprevista crisi potrebbe rovinare tutto. Trevisani svela un possibile scenario che preoccupa.
La serata di Pressing ha regalato, come spesso accade, spunti interessanti e discussioni accese. Riccardo Trevisani, tra gli opinionisti presenti in studio, ha offerto un’analisi precisa sulla prossima sfida dell’Inter contro il Bayern Monaco, match di ritorno valido per i quarti di finale di Champions League. L’attenzione si è concentrata sul margine di sicurezza con cui i nerazzurri approcceranno la sfida, forti del risultato ottenuto all’andata. “Per uscire devi perdere di due gol”, ha sottolineato Trevisani, facendo intendere che il destino dell’Inter non dipende solo dalla forza dell’avversario. Ci sono alcuni aspetti che non fanno dormire sonni tranquilli ad Inzaghi ed ai tifosi. Ma il discorso non si è fermato lì.
Gnabry in gran forma, Bayern pronto a colpire
Il cronista ha poi puntato il dito sulle possibili mosse del Bayern, che dopo aver studiato l’Inter a fondo, tenterà il tutto per tutto. Secondo Trevisani, una delle chiavi potrebbe essere Serge Gnabry, reduce da prestazioni convincenti e candidato a una maglia da titolare. La squadra tedesca non farà sconti e alzerà il livello dell’intensità. Un dettaglio non irrilevante, visto il calendario infernale che attende l’Inter.
La vera paura: il rischio collasso è concreto
Subito dopo il Bayern, infatti, ci saranno Bologna, Milan e Roma: un ciclo durissimo che metterà alla prova la tenuta mentale e fisica di Inzaghi e dei suoi uomini. Non è un caso se Trevisani ha fatto riferimento alla brutta sconfitta con la Fiorentina, lasciando intendere che un crollo, se non adesso, potrebbe comunque arrivare presto. L’Inter potrebbe reggere ancora per poco. “Mi aspetto che prima o poi possa avere una giornata di collasso”, ha detto con sincerità, evocando il precedente poco incoraggiante contro i viola. Quattro partite in dieci giorni, tutte ad alta intensità, mettono in discussione la possibilità di mantenere lucidità e brillantezza. Il giornalista ha chiuso il suo intervento con una frase forte, quasi definitiva: “Non sono robot”. Un messaggio chiaro a chi pensa che questa squadra possa superare indenne ogni ostacolo. La qualificazione contro il Bayern non è scontata, e il rischio che la benzina finisca nel momento meno opportuno è molto più reale di quanto si possa credere.

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