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Il cambio direzionale dell’Inter
Il giornalista Roberto Perrone si focalizza sulla rinascita dell’Inter e cerca di spiegarne accuratamente i motivi.
Roberto Persone nel suo editoriale sul Corriere dello Sport analizza il momento positivo dell’Inter. “Dite quello che volete, aveva ragione Boniperti: vincere è l’unica cosa che conta. Comunque vincere, in qualunque modo, aiuta a vincere. L’Inter che alla quarta sfida stagionale (due in campionato, due in Coppa Italia) schianta il Milan, ne è la dimostrazione evidente. Il tre aprile era arrivata a casa Juventus con l’acqua di una crisi irreversibile alla gola e ha giocato una gara di inesistente cabotaggio”.
“Eppure ha conquistato i tre punti con un doppio rigore di Calhanoglu trovato quasi per caso (fallo goffo di Morata in inutile ripiegamento difensivo), senza un tiro in porta, a parte i due dal dischetto. Il risultato ha cambiato la direzione della squadra di Simone Inzaghi, la freccia del grafico è schizzata verso l’alto. Da quel momento tutto è andato nel verso giusto, punteggio e prestazioni: è tornato il pensatore Brozovic; si è rivisto il Barella tuttofare; si è manifestato il Lautaro Martinez – doppietta nel derby dopo il gol allo Spezia – eclissato a gennaio; pure Robin Gosens si è aggiunto alla festa con il primo gol interista. Tutta un’altra storia, ogni dettaglio nerazzurro è illuminato da Torino in poi. […] L’unica variabile, nel derby scudetto in campionato, è la volubilità dimostrata dai duellanti fino questo momento. Non è escluso che torni, l’unica certezza è che, da ora in poi, chi sbaglia paga”.
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