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I rimpianti del 2023 e dello Scudetto perso ma anche la sfida al PSG nelle parole del vicepresidente

Zanetti racconta aspettative, ricordi e dettagli inediti alla vigilia della finale di Champions tra Inter e PSG, accendendo emozioni e confronti.
Javier Zanetti prende la parola alla vigilia della finale di Champions League tra Inter e Paris Saint-Germain. Lo fa in un’intervista a Il Giorno, parlando con entusiasmo e trasporto del cammino nerazzurro e del valore della sfida. La prima frase già racconta tutto: “Se mi piacerebbe giocarmi questa finale? Caspita, non me lo farei ripetere due volte”. Un modo sincero e diretto per mostrare quanto la posta in palio tocchi anche chi oggi sta fuori dal campo ma sente ancora il richiamo. L’ex capitano ieri era tra i dirigenti che hanno motivato con una promessa destinata a far notizia la squadra.
Da Istanbul 2023 a Monaco: tra ricordi e segnali
L’ex capitano ricorda la finale di Istanbul del 2023, persa di misura contro il Manchester City, come un’occasione sfiorata. “Meritavamo di più, quella volta”, afferma. Poi sposta l’attenzione sull’avversario di domani: il PSG. Una squadra arrivata alla finale superando le difficoltà iniziali nei gironi. “Luis Enrique ha fatto un lavoro straordinario. Non ci sono le stelle del passato, ma il gruppo è compatto”. Zanetti sottolinea la differenza tra il PSG attuale e quello delle grandi firme, lodando la solidità ritrovata della formazione francese. Allo stesso tempo, osserva i comportamenti in campo: “Quando serve, bisogna saper chiudere la porta. Il Barcellona, sul 3-2, ha continuato ad attaccare, e ha pagato”. Un richiamo implicito alla mentalità del 2010, fatta anche di concretezza. Per lui, sarà decisivo saper gestire i momenti: il dettaglio che può cambiare tutto.
Il giudizio sulla stagione dei nerazzurri e sullo Scudetto perso
La stima per la squadra di Inzaghi è chiara: “Non si arriva per caso a questo appuntamento dopo aver superato Bayern e Barcellona”. Poi l’attenzione va su ciò che ha preceduto il grande evento partendo dalle sensazioni per lo Scudetto perso: “Fa davvero rabbia. Ripercussioni? No, non credo. I ragazzi sono motivatissimi. Purtroppo nel finale di campionato è successo di tutto, forse la sconfitta a Bologna nel recupero è stata decisiva ma ora bisogna essere ottimisti”.
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