Calciomercato
Ha accettato l’Inter, Marotta sgambetta la Juve: manca l’ultimo sì
Beppe Marotta è a un passo dal compiere uno sgarbo epocale nei confronti della sua ex squadra. Manca solo un tassello per beffare definitivamente la Juventus.
La rivalità tra Juventus e Inter non conosce soste. Non basta il campo a infiammare il confronto tra due club storicamente ai vertici del calcio italiano: la battaglia si combatte anche nelle stanze del calciomercato. E, in questa torrida estate, le due società sembrano accomunate da un destino curioso e quasi imbarazzante per il loro blasone: i colpi in entrata, almeno finora, sono rimasti confinati ai taccuini dei rispettivi dirigenti. A Torino, Igor Tudor aspetta rinforzi che non arrivano. Alla Continassa si è parlato a lungo di cessioni pesanti come quella di Dusan Vlahovic, ma la realtà è che il serbo è ancora lì, con un peso a bilancio notevole e un futuro incerto. L’idea di rinnovare resta, ma senza un’uscita importante lo spazio di manovra è limitato.
Dall’altra parte, ad Appiano Gentile, Cristian Chivu vive una situazione simile. Beppe Marotta, che conosce bene l’ambiente bianconero dopo i suoi anni da amministratore delegato della Juve, non è abituato a restare a mani vuote. E forse proprio per questo, nei corridoi nerazzurri, sta iniziando a circolare con insistenza un nome che fa gola sia a lui che all’allenatore rumeno. Una possibile mossa a sorpresa, uno “sgarbo” di mercato studiato a tavolino per infliggere un colpo all’ex squadra e allo stesso Tudor. Perché in casa Inter la convinzione è che, una volta sbloccata la situazione in uscita, ci sarà spazio per piazzare un colpo capace di accendere l’ambiente e alimentare la rivalità con i bianconeri anche lontano dal prato verde.
Sancho all’Inter si può fare, ma bisogna vendere
Il nome che stuzzica le fantasie nerazzurre è quello di Jadon Sancho, esterno offensivo inglese del Manchester United, classe 2000. Un giocatore che piace da tempo sia all’Inter che alla Juventus, ma per motivi diversi entrambe le società sono costrette a frenare. Esattamente come i bianconeri, anche la squadra di Chivu deve fare cassa prima di poter imbastire un’offerta concreta. In teoria le pedine sacrificabili ci sarebbero: Mehdi Taremi e Kristjan Asllani sono i principali profili in uscita, ma entrambi hanno fin qui rifiutato le proposte arrivate sul tavolo, lasciando la dirigenza in una posizione scomoda.
Il rischio è evidente: con i giocatori che di fatto tengono sotto scacco il club, il passaggio da un interesse concreto a una trattativa vera e propria per Sancho resta congelato. E il tempo, in una sessione di mercato, è un nemico implacabile. Dal canto suo, l’inglese ha già espresso gradimento per un’avventura in Serie A, un elemento che gioca a favore dell’operazione. Ma il Manchester United chiede circa 30 milioni di euro, a cui va aggiunto un ingaggio tutt’altro che leggero. Senza cessioni, la missione resta proibitiva e l’idea di vedere Sancho con la maglia nerazzurra rischia di rimanere solo un sogno estivo. Alla Juve non va di certo meglio, ma il dato di fatto è uno: è piuttosto inusuale vedere due squadre così stare al palo.
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