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Graziani: “Nella nazionale italiana sono tutti buoni giocatori ma solo 3 possono giocare ovunque”
L’ex attaccante Ciccio Graziani ha commentato l’uscita dall’Europeo della nazionale italiana.
Ciccio Graziani a TMW ha parlato del flop dell’Italia salvando 2 interisti. “Di buono non c’è stato niente, una squadra in balia di sé stessa. Non siamo mai stati in partita, abbiamo creato poco e niente. Purtroppo di questa Nazionale ricorderemo solo una cosa: non è mai stata squadra, non c’è mai stata identità. Non so quanto hanno inciso i cambiamenti di modulo e di uomini, di solito una base di 9/11 esiste sempre. Forse si è creata insicurezza. E poi l’aspetto fisico: la Svizzera faceva viaggiare la palla e l’Italia arrivava sempre seconda. Purtroppo non c’era una logica nella squadra di ieri”.
I migliori
“Bastoni, Barella, Chiesa… Loro potrebbero giocare in tutte le altre Nazionali. Questi tre per esempio nella Spagna ci potrebbero giocare. Tolti questi 3-4 nomi gli altri sono buoni calciatori. Però sono arrivati fuori forma: Scamacca è l’ombra del giocatore che ha fatto la differenza nell’Atalanta, per esempio”.
Il problema
“Il problema è che l’80% dei calciatori della Serie A sono stranieri. Sono troppi. Gli italiani sono solo il 20% e se noi non diamo forza al nostro movimento, ai nostri settori giovanili e ai nostri formatori è un problema, non si va da nessuna parte. Tanti dei nostri ragazzi si perdono. Anche nelle seconde squadre ci sono 6-7 stranieri. Due anni fa il Lecce ha vinto il campionato Primavera con 11 stranieri in campo… Abbiamo vinto tanto a livello giovanile, ma dei ragazzi che hanno vinto con l’Under 19 quanti stanno giocando in Serie A? A 19-20 anni sei già un giocatore di calcio”.
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