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Gravina: “Draghi non ci ha chiesto di fermare la Serie A, il sistema calcio vuole andare avanti”
Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, parla del caos generato dall’aumento di casi Covid in Serie A.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina è stato intervistato da Tuttosport in seguito alla telefonata avuto col premier Mario Draghi. La Serie A farà di tutto per non fermarsi, ecco le sue parole: “La telefonata di Draghi è stata improntata al massimo pragmatismo. Non c’è stato nessun aut aut né tantomeno il preannuncio dello stop a ogni attività agonistica. Al Presidente del Consiglio ho illustrato la situazione del nostro calcio, alla luce della quarta ondata del virus“.
“Draghi ha voluto conoscere lo stato di un movimento che conta un milione di tesserati, è l’espressione di una fra le prime dieci aziende italiane, con un sistema professionistico che ha subìto danni per oltre un miliardo di euro a causa del Covid. La questione più rilevante investe la Lega di Serie A. Ho spiegato al Presidente del Consiglio quanto i calendari nazionale e internazionale costituiscano l’ostacolo più difficile da superare poiché in giugno scatteranno gli impegni della Nazionale. Come già accadde due anni fa, al tempo della prima e della seconda ondata, il Sistema Calcio ribadisce la ferma volontà di andare avanti, di superare i nuovi ostacoli che la recrudescenza del Covid sta frapponendo sulla sua strada. Esiste, evidentemente, il rischio che un ulteriore incremento dei contagi ci riporti agli stadi con le porte chiuse. Nessuno può prevedere con certezza l’evoluzione della situazione. Ciò che conta è mettere in sicurezza il nostro sport e, anche su questo punto, la condivisione con Draghi è stata totale”.
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