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Fluminense più pronto, Inter spenta: ora ai nerazzurri serve solo una cosa

Un pomeriggio difficile in Nord Carolina chiude bruscamente un percorso che sembrava poter durare di più: l’analisi dopo il ko col Fluminense.
La temperatura di Charlotte, superiore ai 40 gradi, ha inciso profondamente sul rendimento dell’Inter negli ottavi del Mondiale per club contro il Fluminense. Tuttosport evidenzia come la squadra nerazzurra sia apparsa in difficoltà fin dai primi minuti, complici le condizioni estreme e un terreno di gioco poco favorevole, che ha reso complicato anche i rimbalzi del pallone. Il primo tempo ha mostrato una squadra lenta, imprecisa, spesso in ritardo rispetto ai movimenti dei brasiliani, che invece hanno gestito meglio il contesto ambientale e la pressione del match. L’Inter è andata sotto nel punteggio ed alle difficoltà fisiche si sono sommate quelle tecniche, con Chivu che dalla panchina ha provato a scuotere i suoi, trovando però risposte solo a tratti.
Ripresa più vivace ma senza gol
Nel secondo tempo l’Inter ha provato a cambiare marcia, alzando il baricentro e trovando spazi più ampi nella metà campo avversaria. I nerazzurri hanno costruito diverse occasioni importanti: prima con De Vrij, poi con Lautaro che ha colpito un palo, e infine con Carlos Augusto che però ha sparato alle stesse una conclusione dal limite. Nonostante l’aumento di intensità, l’Inter non è riuscita a trovare il gol del pari. Anzi, proprio nel momento in cui la squadra sembrava poter pareggiare, è arrivata la seconda rete del Fluminense.
Un finale anticipato che fa riflettere
Il 2-0 subito a Charlotte segna l’eliminazione dell’Inter dal Mondiale per club in modo brusco. Un risultato che sorprende, considerando le aspettative e il valore dell’organico. Tuttosport sottolinea come la squadra sembri scarica, svuotata, come se il finale della scorsa stagione non fosse mai stato assorbito davvero. Da maggio in poi il gruppo non ha più mostrato brillantezza, né nella tenuta fisica né nelle idee. Una sconfitta che, paradossalmente, lascia anche un aspetto utile: Chivu potrà gestire in modo più completo la preparazione estiva, iniziando a luglio con diversi giorni in più a disposizione. Ora i giocatori devono assolutamente riposare il meglio possibile perché sono apparsi esausti.
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