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‘Finale anticipata’? Seedorf lancia un segnale e lascia intendere qualcosa che inquieta su Inzaghi

Seedorf parla della sfida tra Inter e Barcellona ma si esprime anche su ciò che secondo lui il club deve fare con l’allenatore.
Clarence Seedorf, una delle voci più autorevoli del calcio europeo, ha espresso la sua opinione sulla semifinale di Champions League che vedrà protagonista l’Inter contro il Barcellona, gara che per altro è visibile anche gratis. L’ex centrocampista di Inter, Milan e Barcellona ha scelto le pagine di La Repubblica per analizzare il momento delicato della squadra di Simone Inzaghi. La sua lettura parte da una certezza: la sfida di questa sera non è una semplice semifinale, ma una vera e propria finale anticipata.
Una settimana di pressione crescente
Le sue parole trasmettono rispetto per entrambe le squadre, ma anche un giudizio netto sulla favorita: “L’Inter viene da una crescita costante negli anni. Per me resta la favorita alla vittoria della Champions”. Una frase che lascia pochi dubbi sull’opinione del campione olandese. L’Inter arriva a questa sfida in un momento complicato. Tre sconfitte consecutive hanno acceso dubbi sulla tenuta mentale del gruppo, e lo stesso Seedorf sottolinea come questi passaggi difficili possano trasformarsi in un’arma a doppio taglio. Per affrontare il Barcellona servirà una tenuta mentale fuori dal comune. L’ex numero 10 nerazzurro ha indicato con precisione dove dovrà concentrarsi Inzaghi: “Dovrà puntare sulla maturità e sull’aver battuto le squadre più forti d’Europa. Le tre sconfitte di fila daranno motivazione. Dovrà tirare fuori qualcosa di più a livello mentale”.
Inzaghi al bivio decisivo della sua carriera
Il giudizio di Seedorf non si ferma al campo. L’olandese ha anche riflettuto sul ruolo di Simone Inzaghi e sulla possibilità di un rinnovo, al di là dell’esito finale della Champions. Quando gli è stato chiesto se Inzaghi meriterebbe la conferma anche senza alzare trofei, la risposta è stata secca: “Ha fatto un ottimo lavoro, e la squadra è in sintonia con lui. Perché cambiare?”. Una presa di posizione netta, che riapre il dibattito sul futuro dell’allenatore, mentre la stagione entra nel suo momento più delicato.

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