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Ferrari (WeBuild): “Forse si è esclusa troppo frettolosamente l’ipotesi San Siro”
Il gruppo WeBuild ha mostrato nel dettaglio un’ipotesi che prevede la ristrutturazione di San Siro permettendo al contempo alle squadre di giocarci.
L’amministratore delegato di WeBuild Massimo Ferrari a La Repubblica ha provato a convincere Inter e Milan a restare a San Siro e restaurarlo. “La nostra è un’iniziativa nata dopo alcune interlocuzioni con le squadre e con lo stesso sindaco Sala, che ci hanno incoraggiato a muoverci in questo senso. Il Milan per il progetto di San Donato ha dichiarato tempi lunghi, 6-8 anni, per costruire il nuovo impianto”.
Problemi burocratici
“E poi mi lasci dire che, vista dall’America, la realtà italiana è difficile da comprendere: il tema dei trasporti, quello della sicurezza che oggi negli stadi è fondamentale, sono molto local. Le squadre lamentano che siano passati due anni senza decisioni. Io non conosco bene il pregresso, ma penso che si sia esclusa un po’ troppo frettolosamente l’ipotesi San Siro, che intanto deve garantire la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi ed ha quindi bisogno in ogni caso di un’analisi strutturale e di alcuni interventi indispensabili”.
L’appello
“E poi, ammesso che i progetti fuori Milano vadano in porto, questo avverrà appunto solo tra anni. Allora perché non avere prima di questo sviluppo degli introiti aggiuntivi per le squadre che derivino, ad esempio, da uno stadio rinnovato che preveda più aree vip? Una proprietà finanziaria come quella del Milan ha bisogno di attirare fondi e i fondi arrivano se ci sono prospettive di generazione di cassa in tempi non lunghi”.
La proposta
“Lavori tenendo le squadre a San Siro? Con i cantieri della M4 abbiamo dimostrato che si può lavorare anche su tre turni, per stringere i tempi. Penso che nei prossimi due anni, magari chiedendo alle squadre di rinunciare solo alla prima e all’ultima partita di campionato in casa, si possa mettere a posto San Siro adeguandolo alle richieste di UEFA e FIFA e offrendo servizi per tutti, compresi quei bagni che oggi al terzo anello non ci sono. Risultati che si possono ottenere con meno di 300 milioni”.
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