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Fermare il City si può, Conte docet, anche se l’ultima trovata di Guardiola ha portato grandissimi risultati
Una missione quasi impossibile attende i nerazzurri sabato: quella che viene definita la squadra più forte del mondo però ha dei punti deboli.
La Gazzetta dello Sport si è sforzata di trovare quanto difetto all’armata di Pep Guardiola: l’analisi della rosea inizia sostenendo che l’ultima vera sconfitta del Manchester City, al di là di quella con Brentford a Premier già vinta, è quella contro il Tottenham di Antonio Conte. L’ex allenatore dell’Inter per l’occasione abbassò ulteriormente la posizione dei quinti anche se il baricentro medio di tutta la squadra non era così basso.
Ai Citizens crea problemi il pressing alto, cosa in cui l’Inter per la verità non eccelle, e qualche azione personale palla al piede. Il Manchester City tende anche a sbilanciarsi troppo in attacco quando non riesce a sbloccare presto il risultato. C’è da dire però che le poche sconfitte sono arrivate prima dell’ultima “invenzione” di Guardiola, ovvero la mossa Stones mediano. Quale sarà l’approccio di Inzaghi? All’Inter in ogni caso servirà attenzione maniacale in difesa e precisione chirurgica in attacco quelle poche volte che ce ne sarà l’occasione.
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