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Fausto Salsano racconta aneddoti su Ibrahimovic e Balotelli ai tempi dell’Inter e del City
Fausto Salsano svela i retroscena della carriera con Roberto Mancini, dall’Inter al City, tra successi, aneddoti e sfide affrontate insieme.
Fausto Salsano, noto per la sua lunga collaborazione con Roberto Mancini, ha condiviso alcuni aneddoti interessanti sulla sua carriera alla Gazzetta dello Sport. La loro collaborazione ha avuto inizio ai tempi della Sampdoria, proseguendo poi in club prestigiosi come Inter, Manchester City, Zenit, Galatasaray e la Nazionale italiana. Nonostante il successo condiviso, Salsano ora esprime il desiderio di intraprendere una carriera da allenatore autonomo, dopo molti anni trascorsi al fianco di Mancini. Durante questo periodo, Salsano ha ricevuto diverse offerte, tra cui una da Sinisa Mihajlovic per il Bologna, ma ha scelto di rimanere leale al suo storico compagno di panchina.
Il ruolo cruciale di Salsano nel successo dell’Inter: l’importanza di Ibrahimovic
Uno dei momenti più memorabili della carriera di Salsano con Mancini riguarda la gestione di Zlatan Ibrahimovic. Descritto come il giocatore più impegnativo da gestire, Ibrahimovic è stato fondamentale per la vittoria dello scudetto dell’Inter nel 2008. Dopo un infortunio, Salsano ha allenato individualmente Ibrahimovic per una settimana, preparandolo per la partita decisiva contro il Parma. Nonostante le iniziali resistenze di Ibrahimovic, Salsano lo ha convinto a giocare, e il campione svedese ha segnato due gol cruciali, dedicandone uno proprio a Salsano. Questo episodio evidenzia l’importanza di Salsano nel contribuire ai successi dell’Inter, grazie alla sua capacità di motivare e preparare i giocatori chiave.
Aneddoti e relazioni con altri giocatori: da Veron a Balotelli
Salsano ha anche parlato del suo legame con altri grandi nomi del calcio, tra cui Juan Sebastian Veron, Javier Zanetti, Luis Figo e Adriano. Descrive Adriano come un “campione di cristallo”, ricordando le sessioni di allenamento nei boschi per aiutare il giocatore a superare la perdita del padre. Inoltre, Salsano ha condiviso il suo ricordo di Mario Balotelli, descritto come un “genio pazzo, ma buono davvero”. Ha raccontato episodi curiosi, come quello della maglia “Why always me?” e l’assist decisivo per Sergio Aguero nel giorno del titolo con il Manchester City. Infine, ha menzionato il celebre screzio con Osvaldo all’Inter e una tensione con Yaya Touré al City. Questi aneddoti rivelano la complessità e le sfide di gestire giocatori di talento, sottolineando la capacità di Mancini di selezionare e motivare i campioni.
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