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Fagioli dice tutto: “Scommettevo perché lo facevano altri, Tonali mi suggerì la piattaforma, ho debiti con Gatti e Dragusin”
Il centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli rivela tutti i dettagli del suo coinvolgimento nel calcioscommesse.
Il Fatto Quotidiano ha raccolto le confessioni di Nicolò Fagioli: “Ho iniziato a scommettere a Tirrenia nel ritiro della Nazionale Under 21. Ho cominciato a giocare perché vedevo che lo facevano gli altri. In Nazionale scommettere per me era un divertimento. Mi sono trovato in condizione di stress determinato dai debiti. Esistono le scommesse sui falli e ammonizioni: a me è stato proposto, ma io non ho accettato perché contrario alla mia etica. Io le prime scommesse le feci su eventi di tennis e poi sul calcio, ma non ho mai scommesso sulla Cremonese e/o sulla Juventus”.
Sull’ex Milan
“Fu lui che mi suggerì di giocare sul sito illegale Icebet e mi fece registrare tramite un account al sito in questione. Non sono in grado di riferire se scommetteva su eventi calcistici. In ambiente ho sentito dire che aveva molti debiti di gioco”.
I debiti
“A Gatti chiesi 40mila euro, ma dicendogli che mi servivano per comprare un orologio. Tuttora glieli devo restituire. I miei conti correnti erano controllati da mia madre. Dragusin mi prestò altri 40 mila euro nell’ottobre 2022 e anche a lui devo restituirli. I prestiti mi furono accreditati tramite bonifico alla gioielleria di Milano dove acquistavo gli orologi di lusso da consegnare ai gestori delle piattaforme. I miei debiti sfiorano i tre milioni. Aumentando il mio debito e ricevevo sempre più pesanti minacce fisiche tipo: ‘Ti spezzo le gambe’. Pensavo di giocare solo per recuperare il debito. Durante Sassuolo-Juventus (aprile 2023, ndr) feci un errore tecnico e fui sostituito. Sono scoppiato a piangere in panchina pensando ai miei debiti delle scommesse“.
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