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Ex Inter: Hakimi mostra ancora gratitudine al club nerazzurro
Il terzino destro del Paris Saint Germain Achraf Hakimi non dimentica il soggiorno milanese seppur breve.
Achraf Hakimi ha ripercorso i tratti salienti della sua carriera nel corso di un’intervista a GQ. “Sono riuscito a raggiungere numerosi traguardi importanti per un calciatore, ma il desiderio più grande resta quello di vincere un titolo con il mio Paese”.
“E con il PSG voglio entrare nella storia conquistando la mia prima Champions League“.
Il rapporto con le critiche
“Quando ho iniziato non mi ero ancora fatto un’idea precisa di cosa dovevo prepararmi ad affrontare. Non sapevo esattamente cosa fossero le critiche, gli elogi, la stampa… Ero più colpito dalle parole negative. Con il tempo, però, ho imparato a credere in me stesso. Sono arrivato a comprendere come le medesime persone che oggi mi criticano, domani potrebbero lodarmi portandomi al settimo cielo. Anche chi mi getta addosso veleno non può farmi del male. Ora non mi colpiscono più nemmeno gli elogi“.
Gli inizi ed il trasferimento in Germania
“A Madrid mi sono divertito un sacco perché ero giovanissimo ed era il mio sogno. Non potevo sapere cosa sarebbe accaduto il giorno dopo. Sapevo solo di dover assorbire il più possibile da un gruppo di campioni che per me erano dei riferimenti. Soprattutto, ho imparato che cos’è il calcio professionistico. La Germania ha rappresentato per me la costanza, la regolarità nel gioco e nel minutaggio, facendomi sentire importante all’interno di una squadra”.
Il legame con i nerazzurri
“L’Inter ha significato consolidarmi nell’élite portando il mio nome al massimo livello possibile, arrivando ad essere inoltre campioni d’Italia. Parigi è stata, beh, magnifica! Mi trovo in uno dei momenti migliori della mia carriera, e nella capitale francese sto continuando a consolidare l’esperienza vissuta sulla sponda nerazzurra di Milano“.
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