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Eder racconta la sua carriera tra coincidenze, delusioni e scelte sbagliate
Il viaggio di Eder tra aneddoti e rivelazioni: dall’Italia alla Cina, passando per i momenti cruciali all’Inter e i legami con Antonio Conte e Luciano Spalletti.
Eder, ex attaccante dell’Inter, ha ripercorso la sua carriera calcistica in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Il giocatore ha condiviso esperienze personali e professionali, svelando dettagli che spaziano dai suoi inizi in Italia fino all’avventura cinese. Tra i numerosi aneddoti, Eder ha menzionato la sua prima esperienza nella città di Cascia, legata alla figura di Santa Rita, e l’importante lettera ricevuta da Don Nino dopo il suo debutto con la Nazionale italiana. La sua storia è un intricato intreccio di coincidenze e decisioni che lo hanno portato a vivere momenti significativi sia a livello personale che professionale.
La chiamata di Antonio Conte e il passaggio all’Inter
Un momento cruciale nella carriera di Eder è stato l’interesse mostrato da Antonio Conte nel 2015, periodo in cui militava nella Sampdoria. L’allenatore, noto per il suo rigore e la sua coerenza, non ha mai fatto distinzioni nel trattare i giocatori, come sottolineato da Eder: “La coerenza. Tratta tutti allo stesso modo. L’ho visto incazzarsi persino con Pirlo”. Questo approccio ha colpito profondamente l’attaccante. La convocazione in Nazionale e il successivo trasferimento all’Inter sotto la guida di Roberto Mancini hanno segnato un capitolo importante della sua carriera. Tuttavia, nonostante le aspettative, Eder ha ammesso di aver giocato solo una ventina di partite da titolare su quasi novanta presenze, a causa della presenza di un attaccante di spicco come Mauro Icardi.
Esperienze all’Inter e la decisione di trasferirsi in Cina
Durante il periodo trascorso all’Inter, Eder ha vissuto momenti di tensione legati alla gestione del club, come il clima di imbarazzo dovuto ai “consigli” sui social di Wanda Nara, moglie di Icardi. Tuttavia, l’esperienza che ha segnato maggiormente la sua permanenza in nerazzurro è stata la relazione con Luciano Spalletti. Eder ha espresso chiaramente la sua opinione sull’allenatore: “Non ho mai sopportato la sua ipocrisia. Allenatore top, ma come uomo… meno”. Questa insoddisfazione lo ha spinto a lasciare l’Italia per trasferirsi in Cina, attratto anche da rapporti personali con la famiglia Zhang. Tuttavia, il periodo cinese è stato caratterizzato da difficoltà economiche, con stipendi non corrisposti per mesi dopo la vittoria del campionato nel 2020. Nonostante tutto, Eder guarda al passato con soddisfazione, fiero del suo percorso e dei valori trasmessi dai genitori, che continua a portare avanti nella sua vita attuale.
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