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Difesa da ricostruire: l’Inter non esclude l’addio di un totem

La rivoluzione in corso nella rosa dell’Inter potrebbe coinvolgere un altro protagonista della passata stagione, con decisioni inaspettate all’orizzonte.
Dopo aver già sancito gli addii di Correa e Arnautovic, l’Inter continua a riflettere sulla loro sostituzione ed in generale sulla struttura della rosa per la prossima stagione. I due attaccanti, entrambi in scadenza, non rientravano più nei piani tecnici e la società ha scelto di non rinnovare i rispettivi accordi. In questa fase, la dirigenza nerazzurra sta passando in rassegna ogni reparto, consapevole dell’esigenza di ridurre i costi e ringiovanire alcuni settori del campo. La difesa, uno dei punti di forza negli ultimi anni, non è esclusa da questo processo di analisi.
Inter e difesa: valutazioni in corso su vari profili
Le riflessioni interne riguardano diversi elementi, con alcuni nomi più stabili di altri. Bastoni e Pavard restano punti fermi, mentre Bisseck ha mostrato segnali positivi e dovrebbe avere maggiore spazio. Più complessa la situazione di de Vrij, che ha un contratto pesante e un’età non più giovane, ma resta in piedi per il momento. Proprio queste considerazioni stanno portando il club a ragionare con cautela anche su altri elementi. L’obiettivo è arrivare alla prossima stagione con una rosa più sostenibile e dinamica, senza compromettere l’affidabilità del reparto arretrato.
Acerbi al centro delle riflessioni
Secondo quanto riportato oggi dal Corriere della Sera, anche Francesco Acerbi potrebbe lasciare l’Inter. La sua presenza per la prossima stagione non è più data per certa. Il contratto in vigore scade nel 2026, ma contiene una clausola che consentirebbe al club di liberarsi con un anno d’anticipo, pagando una penale di 500mila euro. La permanenza di Acerbi era fortemente legata alla fiducia dell’ex tecnico Simone Inzaghi, con cui aveva già lavorato alla Lazio. Ora che il nuovo allenatore prenderà in mano il progetto tecnico, non è escluso che si opti per soluzioni differenti. L’eventuale esercizio di questa clausola aprirebbe a scenari inattesi, inserendo un altro nome di peso nella lista delle possibili partenze estive.
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