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Deciso il futuro di Pio Esposito, ora tocca delineare quello di Carboni

Chivu valuta le soluzioni offensive per la prossima stagione: tra conferme, dubbi e scelte da prendere nelle prossime settimane su più di un profilo.
Il Mondiale per Club permette a Chivu di osservare con attenzione i singoli, soprattutto nel reparto offensivo. Nelle ultime uscite, le scelte hanno fornito qualche indicazione. Marcus Thuram e Lautaro Martinez restano i riferimenti principali, ma dietro di loro si sta definendo la composizione delle alternative. Il gol realizzato da Pio Esposito contro il River Plate ha rafforzato la sua posizione. La rete, la prima con la maglia della prima squadra, è arrivata in un momento delicato, mostrando prontezza e senso della posizione.
Situazione stabile per Esposito, meno per altri
Per quanto riguarda lo stabiese, il quadro appare ormai definito. L’attaccante classe 2005 resterà a disposizione di Chivu, pronto a ritagliarsi un ruolo come prima alternativa alla coppia titolare. Un segnale di fiducia importante da parte del club, che ha scelto di non cederlo in prestito nonostante le richieste. Il progetto tecnico prevede infatti la sua crescita graduale all’interno del gruppo, senza scossoni. Diversa la situazione per altri giovani offensivi. Alcuni sono già stati destinati ad altre esperienze per accumulare minuti, altri verranno valutati fino alla fine del ritiro. La strategia della dirigenza è chiara: ogni decisione dipenderà dal tipo di spazio che Chivu potrà realmente garantire.
Carboni in dubbio nonostante il gol decisivo
A restare in bilico è Valentin Carboni, autore del gol vittoria in pieno recupero contro gli Urawa Red Diamonds. Una rete importante per il morale e per il prestigio personale, che però non basta a garantirgli una permanenza sicura in rosa. Come spiegato da Sportmediaset, la decisione finale potrebbe essere influenzata dall’infortunio dell’anno scorso che ne ha rallentato la crescita. L’idea del club sarebbe quella di fargli fare una stagione in campo con continuità, con elevato minutaggio. Una prospettiva difficile da trovare a Milano, dove le gerarchie sono molto più rigide. Per questo motivo, l’ipotesi prestito resta concreta.
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