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De Laurentiis sugli stadi: “Non possiamo eliminare la camorra”
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni destinate a far discutere molto sul tema nuovi stadi.
A margine di un evento tenutosi nel napoletano Aurelio De Laurentiis ha cercato di spiegare perché è così difficile costruire nuovi stadi nel nostro paese. “Per decidere bisogna essere in pochi, massimo in due. Il sindaco mi disse che dello stadio si sarebbe interessato in prima persona e io non ho invaso il suo campo d’azione. […] Bisogna occuparsi anche di altri aspetti: viabilità, servizi e trasporti, possibilità di far vivere la struttura 7 giorni su 7 e non solo”.
“In una città e in un quartiere come quello, bisogna trovare le opportune volontà, di chi abita in quel quartiere, per concertare le cose in modo da rispettare tutti. Io vorrei abbandonare l’idea del vecchio: io sono un visionario e tutto quello che ho predetto, pur non venendo dal calcio, si è avverato. È vero che in Inghilterra ci sono gli stadi migliori al mondo e c’è una legge che ha messo fuori causa gli hooligans, ma noi qui non possiamo mettere fuori causa la mafia, la camorra, la sacra corona unita etc. Noi abbiamo più capacità di adattamento però. Dodici anni fa con Piva, a Milano, facemmo una serie di altri progetti per il San Paolo, oggi Maradona, ma abbiamo trovato difficoltà in questa città“.
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